RIAPRIRE PALAZZO PORTOGHESI, LA PROMESSA MAI REALIZZATA DAL CENTRODESTRA

Correva l’anno 2020 quando l’allora assessore regionale alla cultura, Mauro Febbo, annunciava che la riapertura di Palazzo Portoghesi a Sulmona rientrava tra le priorità del centrodestra. Sono passati quattro anni, ma lo storico palazzo, che ospitava la sede dell’Agenzia per la promozione culturale, è ancora chiuso. Ora a parlare di prossima riapertura di Palazzo Portoghesi è il candidato marsicano al consiglio regionale, Massimo Verrecchia, sostenuto da una larga parte di Fratelli d’Italia di Sulmona. “Dopo la risonanza magnetica e il punto nascita, l’obiettivo è quello di ripristinare lo spazio di Palazzo Portoghesi”, ha detto Verrecchia sabato scorso nel corso dell’inaugurazione del suo comitato elettorale nel capoluogo peligno. “Bisognava arrivare alla campagna elettorale delle regionali, dopo aver governato per cinque anni per strappare un impegno elettorale sulla riapertura, in caso di (ri)elezione ovviamente da un “fratellino d’Italia”, afferma il consigliere comunale di Sulmona del Movimento 5 Stelle, Angelo D’Aloisio, che aggiunge: “Grazie ad un’azione sinergica con il gruppo regionale del M5S, portavamo alla luce il loro gioco delle tre carte, ristrutturare Palazzo Portoghesi dopo la vendita di un immobile di proprietà di Regione Abruzzo, anch’esso a sua volta tirato in causa per questo o altro impegno elettorale in caso di (ri)elezione. Potete puntare l’indice su di noi per svariati motivi, ma di certo non siamo e non saremo mai quelli che si ricordano di te delle tue difficoltà e di quelle della tua città solo in campagna elettorale”. Sulla questione interviene anche il sindaco di Pacentro, Guido Angelilli, candidato per il Pd alle elezioni del 10 marzo. “L’allora assessore”, afferma Angelilli, “si era impegnato affinché la sede di piazza Venezuela, tornasse ad avere la piena agibilità degli spazi culturali che contavano una presenza costante di migliaia di utenti tra studenti, ricercatori, studiosi e associazioni. Da allora ad oggi sono passati quattro anni. Ed in quattro anni di governo Marsilio, guarda caso, è proprio allo scadere del mandato e quindi alla vigilia del voto, che il centrodestra torna ad occuparsi di Palazzo Portoghesi. E’ la volta del meloniano avezzanese Massimo Verrecchia che promette di ripristinare, senza specificare né come né quando, l’Agenzia per la promozione culturale e la biblioteca. Verrecchia, ex deputato, dirigente regionale, capo di gabinetto nello staff del presidente Marco Marsilio, consigliere regionale e capogruppo di Fdi, avrebbe avuto tutto il tempo necessario per fare in modo che Palazzo Portoghesi tornasse agibile in tempi ragionevolmente brevi, se solo si fosse adoperato per farlo in questi ultimi quattro anni. Invece, è solo adesso, con sospetto e inusuale tempismo che, a Verrecchia, torna in mente la questione. Così, il capogruppo meloniano, si prodiga nel garantire che centrerà l’obiettivo della riapertura di Palazzo Portoghesi, così come è stato fatto per la risonanza magnetica. Quindi c’è da credere che Verrecchia si muoverà per la riapertura del centro con i tempi biblici propri della politica del centrodestra. Tempi interminabili se si pensa che l’inaugurazione della risonanza magnetica c’è stata solo il mese scorso a distanza di sei anni dalla disponibilità del macchinario che non si è potuto mettere in funzione per l’assenza di spazi adeguati all’interno dell’ospedale dell’Annunziata. Quello a cui assistiamo è la conferma che il centrodestra cerca solo di confondere le cose immaginando i sulmonesi come dei creduloni smemorati. Di fatto, Marsilio e i suoi, sono disinteressati alla soluzione dei problemi che ha Sulmona così come l’intero Abruzzo e ne hanno dato piena dimostrazione in questi anni del loro governo”, conclude Angelilli.

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