SPARI CONTRO LE ABITAZIONI, 46ENNE RESTA AI DOMICILIARI INSIEME AL FIGLIO
Il gip del tribunale di Sulmona, Alessandra De Marco, ha respinto l’istanza di revoca dei domiciliari per il 46enne residente a Pratola Peligna, accusato insieme al figlio 20enne di aver esploso colpi di pistola contro alcune abitazioni. Venne arrestato nel luglio scorso dai carabinieri, che lo trovarono con una pistola nell’auto. Padre e figlio, dunque, dopo otto mesi restano ai domiciliari. Per entrambi, dopo la richiesta di giudizio abbreviato, è stata fissata la nuova udienza in camera di consiglio, in programma il prossimo 12 aprile, revocando il giudizio immediato. Sia il 46enne che il 20enne sono considerati dagli investigatori i presunti autori degli atti intimidatori posti in essere a Pratola Peligna, il 4 febbraio dello scorso anno, e a Raiano, il 20 maggio. Le analisi svolte dal laboratorio del Ris avevano permesso di stabilire che i proiettili sono stati sparati proprio con la pistola sequestrata. Le accuse, a vario titolo, sono di esplosione di colpi di arma da fuoco e porto abusivo di arma clandestina.