LA SANITÀ IN ALTOSANGRO VA IN MANO AGLI ALPINI…
di Luigi Liberatore – Meno male, avrei voluto aggiungere al titolo, e anche qualcos’altro che tuttavia dirò in seguito. La notizia, affacciata come ipotesi questa mattina secondo cui la Asl, la nostra Asl, avrebbe chiesto l’intervento dell’esercito per garantire le funzioni di continuità assistenziale in Altosangro, per capirci quelle della ex guardia medica, trova conferma. Il direttore generale della ASL ha infatti scritto al comandante del nono reggimento Alpini affinchè invii proprio personale al fine di garantire la popolazione nell’ambito dei comuni di Pescasseroli, Pescocostanzo e Castel di Sangro e che lo stesso direttore (bontà sua) riconosce come “anziana e alla quale non può essere negata una sufficiente risposta in termini di assistenza medica non differibile”. Diciamo subito che siamo felici che arrivino gli alpini, perché finalmente finiamo in buone mani, ma due o tre cose sulla richiesta formulata dal professor Ferdinando Romano, il direttore generale della Asl, pure dobbiamo eccepire. Perché inviare la lettera solo al capo di Stato maggiore dell’esercito e al comandante del Nono reggimento alpini, e non pure al presidente della Giunta regionale, e soprattutto all’assessore regionale alla sanità e ai sindaci del territorio? Per paura di denunciare pubblicamente, forse, la propria incapacità o la
propria insolvenza rispetto ad un problema che non è nato mica ieri? Vorrei dire al professor Romano che le cose fatte alla chetichella finiscono sempre sui manifesti, come appare una “excusatio non petita” quella di aver spiegato ai militari che la sua richiesta prende le mosse da un fattore nazionale, quello della scarsità di medici:
una “accusatio manifesta”, invece, di incapacità organizzativa e risolutiva della problematica che non è finita sulla sua scrivania solo qualche settimana fa su denuncia dei sindaci. Cosa c’entrano, poi, il presidente, Marco Marsilio, e l’assessore regionale alla Sanità, Nicoletta Verì, in questa storia? Ma proprio nulla…, non sono
affari loro, stanno in campagna elettorale. Il primo è occupato a tagliare nastri, il secondo a ricollocare la sua posizione politica. Per finire, siamo davvero felici che arrivino gli alpini. Avrei un suggerimento da dare, quello di occupare pure la direzione generale della Asl, visto e considerato che di ammissioni di colpe e di dimissioni proprio non se ne parla.
Di certo faranno meglio e più veloce.