FUNERALI MARCO DEL ROSSO: UN MESSAGGIO D’AMORE ALLA CITTÀ (Video)
Un messaggio d’amore alla città, un messaggio forte e preciso che è arrivato dritto al cuore dei presenti. Una chiesa gremita di persone, amici, clienti e semplici conoscenti, tutti con gli occhi gonfi di pianto hanno voluto essere presenti nella chiesa del Cristo Re, per dare l’ultimo saluto a Marco Del Rosso, l’edicolante di piazza Garibaldi, deceduto per un malore, domenica scorsa, al ritorno da un’escursione in montagna. Nella sua omelia il parroco don Fabio D’Alfonso ha voluto evidenziare proprio il messaggio d’amore e di speranza ma anche di comprensione verso il dolore provocato dalla morte. “Il nostro fratello Marco ha sempre avuto Dio con sè e le cose che tra un po’ ricorderete non saranno le mancanze, le difficoltà, ma saranno le parole di amore e i gesti di attenzione che lui ha compiuto. Adesso no, perché ora c’è il dolore che viviamo. Ma tra un po’, quando quel dolore lo lasceremo andare via, quell’amore lì tornerà al centro e ci accorgeremo della sua presenza”. Lo stesso messaggio d’amore arrivato dalle due donne, Antonella e Mariapina che sono state vicino a Marco nella vita. Un grande esempio di civiltà: mano nella mano hanno accompagnato la bara insieme ai rispettivi figli. Poi tutti insieme sono saliti sul pulpito della chiesa per rendere partecipi i presenti del pensiero condiviso nel nome di Marco, contenuto in alcune poesie di Kahlil Gibran: “E io vorrei mi ricordaste come un inizio. La vita, e tutto quel che vive, è concepito nella nebbia e non nel cristallo. Questo vorrei ricordaste nel ricordarmi: ciò che sembra più flebile e informe in voi è il più forte determinato. Ma non vedete, non sentite, ed è bene. Il velo che offusca i vostri occhi sarà sollevato dalle mani che l’hanno tessuto, e la creta che chiude le vostre orecchie sarà forata dalle dita che l’anno impastata. E vedrete, e udirete”. Un lungo applauso dei presenti ha rotto il silenzio e la commozione del momento. Poi l’ultimo saluto fuori la chiesa e il feretro che piano piano si è avviato verso l’ultimo viaggio. “Marco sarai sempre nei nostri cuori”.
Ciao Marco,
ti ringrazio,
per tanti favorini che mi hai fatto quando eri in vita.
Non posso credere una xsona,atletica, e così giovane,finita così d’ un tratto.
In paese di Sulmona si stanno verificando troppe morti,giustificate sempre con certificati medici,crimini con perizie di parte,e la città Brunico di extracomunitari.
Senza nulla togliere,saranno anche in certi casi meglio degli altri.
Si sono stanziati qui.
Fanno comodo agli italiani.
Furti negli appartamenti
Alibi per le famiglie criminose del paese,e un alibi perfetto.
Contro gli zingari non ci si mettono:
Perché non conoscono la lingua
Io ho un soprannome in mezzo a loro:
Lo zingaro bianco.
Me lo sono dato da solo,per un rapporto di convivenza.
Anche se fanno un po’ di usura, è nulla.
Nella nostra città non vi sono delinquenti.
Grande esempio di civiltà e amore.