CATIA PUGLIELLI SI CANDIDA ALLE REGIONALI E LASCIA IL COMITATO DELLA MADONNA DELLA LIBERA
La presidente del comitato festeggiamenti Madonna della Libera, Catia Puglielli, si sospende dall’incarico e annuncia la propria candidatura alle prossime elezioni regionali nella lista dell’Udc a sostegno del Governatore uscente Marco Marsilio. Una notizia che Reteabruzzo aveva annunciato in tempi non sospetti provocando reazioni contrastanti tanto che qualcuno, troppo frettolosamente, l’aveva bollata come una “Fake news”. Ora quelle persone, dovranno ricredersi.
“Sciogliendo la riserva di candidatura ho deciso di compiere un passo molto importante candidandomi”, scrive sulla sua pagina social Puglielli. “Come sapete avevo già assunto l’incarico di Presidente del comitato festeggiamenti Madonna della Libera e nonostante lo statuto non preveda ipotesi di incompatibilità al fine di consentire al Comitato di svolgere serenamente il proprio lavoro, ritengo opportuno autosospendermi dall’incarico di presidente fino al giorno delle votazioni. Assumerà le funzioni di presidente l’attuale vicepresidente Raimondo Onesta nel quale ripongo tutta la mia fiducia e la mia stima”. “Al termine delle votazioni tornerò nel pieno delle mie funzioni per garantire la riuscita della festa. Ringrazio sin da ora il Vicepresidente – conclude Catia Puglielli, “i membri del comitato , la mastra e le cercatrici per il lavoro che continueranno a svolgere in onore della Madonna della Libera”. In paese però qualcuno non deve averla presa troppo bene visto che questa mattina, in piazza, durante lo svolgimento del mercato settimanale, non sono mancate critiche per la scelta, seppur momentanea, della Puglielli, di privilegiare la politica sospendendosi dal prestigioso ruolo di presidente del comitato festeggiamenti della Madonna della Libera. Anche se la neo candidata ha cercato di rassicurare i pratolani devoti alla Madonna, sottolinenando che appena finirà la competizione elettorale, tornerà regolarmente al suo posto.
Impeccabile.
Mi sembra un atto politically e religiously correct, che anzi anticipa le mosse dei denigratori seriali delle altrui donne, ma anche uomini scesi in campo in questa divisiva per il territorio campagna elettorale.