POLIZIOTTO STALKER, GIOVEDÌ 11 VIA AL PROCESSO PER ATTI PERSECUTORI VERSO LA SUA EX

Se voleva incontrare i figli doveva farlo in presenza degli assistenti sociali. Tutto questo è stato superato in virtù della decisione del Tribunale del Riesame dell’Aquila che, accogliendo il ricorso degli avvocati Alessandro Margiotta e Renato Torelli ha stabilito che l’agente di polizia di 53 anni finito i sotto inchiesta per atti persecutori nei confronti della ex moglie, potrà liberamente vedere i propri figli senza il supporto psicologico.

Da diversi mesi l’agente imputato di stalking è sottoposto al divieto di avvicinamento nei confronti dell’ex coniuge. Nelle scorse settimane il gip del Tribunale di Sulmona aveva emesso due ordinanze nel giro di 48 ore. Con la prima dava il via libera per gli incontri tra padre e figli per poi revocarla stabilendo che gli incontri tra padre e figli  dovevano svolgersi alla presenza degli assistenti sociali. Da qui il ricorso dei legali dell’uomo ai giudici delTribunale del Riesame che hanno accolto l’istanza dei difensori  dell’imputato che potrà concordare direttamente con i figli minori gli incontri senza passare per il filtro degli assistenti sociali. L’agente di polizia era finito nel mirino degli inquirenti per stalking poiché sarebbe arrivato perfino a posizionare una telecamera puntata sul balcone di casa della sua ex per tenerne sotto controllo tutti i movimenti. In un’altra occasione, sempre secondo le accuse del pubblico ministero, le avrebbe danneggiato la vettura. Per gli atti persecutori è stato citato in giudizio ed è ancora sottoposto al divieto di avvicinamento, misura resasi necessaria per il pericolo di reiterazione del reato. La prima udienza del processo si svolgerà giovedì 11 gennaio.