I 5 STELLE ATTACCANO LA PORTA: SCARSA ATTENZIONE PER LA CITTA’
“Siamo profondamente delusi dal comportamento della consigliera regionale La Porta nei confronti della città di Sulmona, bistrattata derisa e umiliata anche nell’ultima seduta del consiglio regionale”. E’ quanto afferma il responsabile del gruppo territoriale Sulmona-Valle Peligna del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Larosa, che censura l’attività politica della consigliera regionale di maggioranza Antonietta La Porta, passata dalla Lega a Forza Italia (chissà perché, si chiede Larosa), accusandola di scarsa attenzione “verso le necessità economiche e sociali della nostra città, nonostante lei sia anche una consigliera comunale”. In sede di approvazione del bilancio di previsione, la consigliera La Porta ha fatto avere a Pratola Peligna contributi per 128mila euro. “Invece di inglobare la nostra comunità cittadina nella sua principale attività politica”, prosegue Larosa, “sembra aver preferito concentrarsi su Comuni del circondario per mere strategie elettorali, dimenticando così la città che le ha permesso di sedere nei banchi di Palazzo dell’Emiciclo. E’ deplorevole e forse per certi aspetti anche offensivo il suo mancato impegno nel risolvere i problemi che affliggono Sulmona, come ad esempio il trasporto pubblico verso Roma, problema che ha portato più volte il nostro ex assessore D’Andrea sui tavoli della Regione e di Tua, pur non essendo sua competenza e la riapertura di Palazzo Portoghesi, sede della biblioteca chiusa ormai dal 2017. Queste sono solo alcune questioni per il progresso e lo sviluppo della nostra città, eppure sembrano essere state ignorate da La Porta la quale, pur essendo parte integrante della maggioranza di centrodestra guidata da Marsilio, non ha mai manifestato dissenso quando il governo regionale metteva in atto azioni politiche penalizzanti per la città di Sulmona o addirittura favorevoli, come accaduto solo alcuni giorni fa, allo scempio fatto alla Riserva Naturale Borsacchio ridotta del 98%, andando in senso opposto alla vocazione naturalistica del nostro Abruzzo. Siamo convinti che alle prossime elezioni regionali, i cittadini sulmonesi sapranno fare una scelta oculata. Sapranno distinguere tra coloro che hanno a cuore lo sviluppo del nostro territorio e coloro che, come la consigliera uscente La Porta, si limitano a intraprendere azioni al solo scopo di garantirsi una rielezione. Non possiamo permettere che il nostro futuro venga sacrificato per ambizioni personali. Sulmona merita rappresentanti che siano disposti a lavorare duramente per il bene della comunità e non solo per il proprio tornaconto politico”, conclude.
È palese che sia un comunicato di campagna elettorale regionale e si attacca come sempre l’anello più debole (o presunto tale) del panorama locale, altrimenti non si spiegherebbe l’aver escluso altro consigliere regionale locale “ballerina” fra maggioranza e minoranza e che non ha comunque prodotto chissà che per il territorio se non la citata “legge manc(g)ia”.
Resta il fatto che, di “frutti maturati politici regionali” per il comprensorio se ne sono visti ben pochi, e dei pochi tanti sono decisamente “acerbi”, e questo a dimostrare e rafforzare che il terreno è privo di buoni “seminatori di cooperativa”, mentre sono più propensi alla raccolta nell’orto “personale”, ma questa è una vecchia e ripetuta storia.
Si dice che i panni sporchi si lavino in famiglia, ma piace tanto sporcarsi anche negli altrui… per nascondere i propri.
Vedremo cosa i futuri “agricoltori collettivisti regionali locali” sapranno “creare o mangiare di buono” in questa nuova “quinquennale campagna regionale” e in particolar modo su quali “frutti” concentreranno la loro “attenzione e cura politica”.
Se la porta ha fatto poco la di Girolamo non ha fatto niente, la porta ha avuto un ruolo nell’ospedale di 1 livello e nei bandi in corso per i primari, la di Girolamo ha fatto riattivare una fontanella alla stazione.
Gli altri comuni hanno chiesto e coinvolto la la porta ciò che non ha fatto l’amministrazione di Sulmona.
Delusione per noi, un fallimento per loro che si vantano politici ,hanno promesso per fare mentono sul fare.
E questi da che pianeta vengono ?
I politici: dai locali ai nazionali, non si smentiscono mai. Poi ci lamentiamo dell’ astensionismo