ROSETO, LA MINORANZA CHIEDE CONSIGLIO COMUNALE STRAORDINARIO SULLA RISERVA DEL BORSACCHIO
“Eravamo in attesa che si concludessero le attività presso il Dipartimento Foreste e Parchi della Regione Abruzzo di concerto con l’amministrazione comunale per arrivare al più presto all’approvazione definitiva del PAN e, invece, è arrivato nottetempo l’emendamento della maggioranza del consiglio regionale che riduce da ha 1161,04 a ha 24,7 la Riserva naturale Guidata Borsacchio, in pratica quasi cancellandola”.
Lo affermano in una nota i consiglieri comunali di Roseto, Rosaria Ciancaione, Teresa Ginoble e Sabatino Di Girolamo, “un emendamento non discusso minimamente in consiglio regionale ma messo semplicemente a votazione citando il solo titolo, davvero sconcertante. Un fine anno davvero amaro per noi rosetani ma anche una reazione immediata da parte delle associazioni ambientaliste, delle Guide del Borsacchio e anche dell’amministrazione comunale che sembrava voler convocare già dal giorno dopo un consiglio straordinario urgente che, purtroppo, non è ancora arrivato; al suo posto nella tarda mattina di ieri una convocazione per lunedì 8 gennaio di una conferenza dei capigruppo per stabilire una data e per stilare una delibera”. “Non possiamo aspettare lunedì 8 per stabilire una data in cui fare il consiglio comunale straordinario – incalzano i tre consiglieri comunali del Pd – ma dobbiamo agire subito, così nella stessa giornata di ieri abbiamo concluso le attività relative alla redazione della proposta di delibera di consiglio richiedendo un consiglio straordinario urgente da tenersi il 5 gennaio , cioè, tra due giorni”.
Nella proposta di delibera depositata si riafferma con forza che sull’assetto del territorio il Comune è sovrano e, quindi, che non s’ intende procedere ad alcuna proposta di riperimetrazione della Riserva rispetto a quella deliberata dal Consiglio Comunale nel 2011 con la successiva L.R. 29/2012, chiedendo, inoltre, alla Regione Abruzzo di completare a stretto giro l’esame delle osservazioni al PAN adottato con Del. Cons. n. 18 del 04/05/2021. E ancora, si stabilisce di trasmettere la delibera alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, affinchè il Governo promuova la questione di legittimità costituzionale per la disapplicazione della parte della L.R. riferita alla Riserva in palese contrasto con la Costituzione sia perché le modalità seguite non rispettano assolutamente i princìpi fondamentali tracciati dalla legge dello stato e dalle stesse regionali che prevedono la partecipazione qualificata del Comune sia perché priva di copertura finanziaria, dovendosi procedere alla redazione di un nuovo Piano di Assetto naturalistico. “Non abbiamo neppure trascurato il fatto di investire la stessa Regione Abruzzo”, concludono i consiglieri, “affinchè possa avere un ripensamento procedendo all’abrogazione della L.R. nella parte in cui cancella quasi del tutto la nostra Riserva”.