I PARADOSSI DELL’ERA MODERNA
di Massimo di Paolo – Iniziamo l’anno nuovo sbirciando le cronache, i fatti, le dichiarazioni e le proposte culturali più interessanti per dare vita al primo numero di “Libri & visioni” e aprire il calendario duemilaventiquattro. I paradossi lasciano sorpresi e increduli per i contenuti o per la forma, per la bizzarria che mette in crisi l’opinione comune. Rintracciamo un paradosso dal colore forte che trova radici nei processi culturali emergenti. Due donne, due profili, due dimensioni della realtà che lasciano sgomenti per motivi diversi. Elena Cecchettin, assieme al dolore struggente per la tragedia che ha coinvolto la sua famiglia, dopo la morte di Giulia, è riuscita ad esprimere riflessioni e punti di vista per comporre una prospettiva utile e necessaria per combattere la violenza sulle donne. Ha ricordato che solo una “rivoluzione culturale” può modificare la grave condizione che facilita quello che viene definito -femminicidio- con tutte le forme di violenza che ad esso si associano. Dolore ma anche lucidità, concretezza, principio di realtà, sobrietà. Un messaggio da mentore quello espresso; per uomini, donne, politici, insegnanti, commentatori, intellettuali. A fronte di Elena troviamo Aitana Lopez, bella oltre le normali dimensioni immaginative. Star per adolescenti e mamme fuori luogo. Un modello seguito. Chi non gli somiglia, non si adegua, non ce la fa: resta out. Senza difetti, incantevole. Chi soffre di somatomorfismi, paragonandosi a Aitana, rischia di chiudersi a doppia mandata in una stanza da isolamento. Professione modella, anzi influencer con una media di 160 mila follower. Diecimila euro al mese la stima media del suo guadagno. Ma ad essere pignoli qualcosa di strano appare. I suoi capelli biondo-rosa come il resto non esistono. È stata creata. È un prodotto dell’intelligenza artificiale; proprietaria una agenzia spagnola. Su OnlyFans è seguitissima e si paga pure. Come si può ricomporre il paradosso della realtà di Giulia ed Elena con la dimensione da ologramma di Aitana; con le metafore insite nella sua rappresentazione e nella sua “realtà”? Forse con la conoscenza, con la lettura che aiuta a capire gli andamenti di un mondo che vive le contraddizioni dei paradossi come fatti “normali”.
Due parti dello stesso mondo da capire. “Libri & Visioni” suggerisce le prime letture dell’anno dedicandole a due fenomeni che non possono ancora invecchiare per entrare nel tempo passato. Due fenomeni che si incrociano, si sovrappongono, si compongono attraverso la concretezza della violenza e le dimensioni anaffettive dell’intelligenza artificiale. Anaffettività e violenza le dimensioni cerniera che ci aiutano a capire e a spiegare.
Un romanzo di Sandra Newman: si intitola Gli uomini. Sviluppa una narrazione interessante, che rompe l’approccio tradizionale correlato alla violenza e all’uccisione delle donne. Un romanzo: non un saggio storico, o sociologico, o terapeutico. Non un’analisi statistica. Una storia del possibile; dell’integrazione affettiva e della necessità di sopravvivere in due. Si immagina un mondo dove di colpo e improvvisamente, senza motivi evidenti, gli esseri di sesso maschile scompaiono. Non si rintraccia odio o compulsione aggressiva perché dopo il sollievo arriva la mancanza con il rimpianto. Mancano i compagni e i figli. È l’assenza ad animare le donne che elaborano il desiderio del ritorno. Magari profondamente cambiati.
AI 2041. Scenari dal futuro dell’intelligenza artificiale. Scritto da Kai-Fu e Chen Qiufan. Il nucleo più interessante del testo è l’approfondimento sulla responsabilità che richiede lo sviluppo dell’AI. La lettura narra anche le sfide che occorrerà affrontare non solo tecnologiche ma soprattutto etiche ed educative. Bello da leggere, da elaborare e scoprire per non vedere, nello sviluppo tecnologico, la realizzazione di incubi ma le possibilità di incontro attraverso la facilitazione. E certamente; per essere educativa ed etica la Ai non potrà solo rappresentare “isole della felicità”.