ULTIMO CONSIGLIO COMUNALE CON I BOTTI TRA MAGGIORANZA E OPPOSIZIONE

Non era un “referendum” in cui si doveva decidere se restare o meno dentro al Cogesa, ma solo una delibera di ricognizione che dovrà portare il Comune, entro il prossimo 29 febbraio a fare una serie di valutazioni sulla situazione economica e sul futuro della partecipata. Insomma, entro quella data, il Comune dovrà stabilire se conviene o no continuare ad essere parte attiva di una società che sta sprofondando nei debiti trascinandosi dietro tutti i Comuni soci, in primis Sulmona principale azionista del Cogesa. Ed è proprio attorno a questa discussione, durata più di tre ore, che si è sviluppato l’ultimo consiglio comunale del 2023 con il solito duro scontro tra maggioranza e opposizione. Questi i cinque parametri che saranno esaminati dal Comune per poi arrivare alla decisione: modifica convenzione per il controllo analogo, sostituzione organo amministrativo da collegiale ad amministratore unico, razionalizzazione dei costi, valutazione piano risanamento e ristrutturazione aziendale e valutazione della gestione della discarica. Alla fine la delibera è stata approvata con il voto contrario di parte dell’opposizione (al momento della votazione non erano presenti i civici Franco Di Rocco e Luigi Santilli, mentre Salvatore Zavarella e Antonietta La Porta, non hanno proprio timbrato il cartellino di giornata). “Questi atti che oggi votiamo non hanno un contenuto politico. Non possiamo continuare a gestire in maniera surrettizia la vicenda Cogesa. Bisogna arrivare a prendere delle decisioni che diano un taglio netto con il passato”, ha detto la consigliera comunale Teresa Nannarone nel suo intervento. “Bisogna cambiare radicalmente la gestione della partecipata sia per quanto riguarda la governance che per quanto riguarda gli impianti e il personale”. Nel suo intervento il medico consigliere comunale Maurizio Proietti ha invece evidenziato la drammatica situazione che potrebbe crearsi nella Valle Peligna quando oltre alla discarica di Noce Mattei, saranno attivate la centrale termoelettrica già ultimata nel nucleo industriale della Mataenergia e la centrale di spinta a servizio del Metanodotto Snam, in via di realizzazione a Case Pente. A tal proposito Proietti ha presentato due ordini del giorno, uno sulla relazione dell’Arta sulla discarica di Noce Mattei, inviata anche ai medici dell’Isde e l’altro proprio sulla Turbogas della Metaenergia in procinto di entrare in funzione ma alla quale mancherebbe ancora la Valutazione d’Impatto Ambientale.

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