IL SINDACO NON È IL CUSTODE DEL CIMITERO
di Luigi Liberatore – C’è una bellissima commedia in prosa scritta da Moliére, “Les Prècieuses ridicules”, con cui il commediografo, attore e drammaturgo francese, metteva alla berlina il provincialismo in sé, al di là dei personaggi, come caratteristica di arretratezza o di ingenuità. Ho riscoperto Moliére leggendo la nota firmata dalla minoranza in seno al Consiglio comunale di Sulmona con la quale viene attaccato il sindaco perché i cancelli del cimitero della città sono stati trovati chiusi “nei giorni sotto Natale”. In consiglieri Nannarone, Masci, La Porta, Santilli, Di Rienzo, Proietti e di Rocco, dicono di aver raccolto, in questo senso, le proteste e le lamentele arrivate “da più persone” che sarebbero state costrette “a fare visita ai loro cari non più in vita solo al mattino”. E dicono, inoltre, che dovrebbe essere compito dei politici avveduti trovare soluzioni adeguate alle problematiche che di volta in volta si presentano alla gestione della cosa pubblica. Una pantomima, nel senso di messinscena, talmente provinciale ed arretrata politicamente, che si conclude col definire la giunta municipale messa insieme “dalla disperazione di un sindaco interessato unicamente a preservare il suo ruolo”. La commedia di Molière ci sta giusta giusta, nel senso che sarebbe stato meglio trovare altri argomenti più vivaci e acuti. Io voglio dire alla opposizione che pure il Comune di Milano ha ridotto in questo periodo di festività l’orario di visita nei cimiteri, alla stessa maniera con cui ha proceduto l’amministrazione di Sulmona, tenendo nella massima considerazione sia l’esigenza del sentimento dei visitatori, sia quelle più viscerali ma non meno rispettabili degli operatori. Voglio ricordare, insomma, che il sindaco non è il custode del cimitero, qui a Sulmona come a Milano. Leggo infine che i firmatari della nota chiedono “al sindaco un segnale di esistenza in vita”. Sarà magari l’aria mesta di questi giorni, tuttavia le affermazioni ultime di quella nota mi fanno pensare ancora a un autore francese: a Julien Green, e al suo breve scritto “Les clefs de la mort”. Soltanto per riferirmi al titolo, e giusto per scherzarci sopra, mi sembra che la minoranza voglia dire che il sindaco di Sulmona, Gianfranco Di Piero, oltre a tenere legittimamente le chiavi della città possieda pure quelle dell’aldilà. Del cimitero, beninteso…!
Questo ci dice di quanto la minoranza scia incosciente e fasulla.