120 ANNI DI STORIA DEL “MAZARA” IN MOSTRA NEL MUSEO DI SANTA CHIARA
di Gioia Perinetti – Entrare nella Pinacoteca comunale d’Arte Moderna e Contemporanea di Sulmona (Polo Culturale Civico Diocesano di Santa Chiara) oggi significa fare un viaggio nell’arte che dura esattamente centoventi anni. Dal 1903 con la Scuola d’Arte e Mestieri, fondata grazie alla donazione del Barone Mazara, si è lavorato affinché il talento di ogni giovane avesse spazio e margine di miglioramento per accrescere il proprio estro creativo e dar vita a nuova bellezza; e posso dire, senza alcun dubbio, che ci è riuscito l’Istituto “Gentile Mazara” e tuttora lo fa brillantemente il Liceo Artistico. Una mostra, quella che ho visto, che cattura lo sguardo e scatena emozioni, tutte, in modo inaspettato. Tanti gli artisti esposti e molti gli stili, tutti figli del proprio tempo, posti in modo da far fare ad ogni visitatore un proprio cammino che parte dal passato e giunge sino alla modernità.
È un racconto silente che trasporta gli occhi dei curiosi verso tanti mondi. Tra le numerose esposizioni ci sono i colori di Italo Picini con “Extra Moenia” di forte ispirazione per gli artisti, la tempera su tela “Pensionati” di Gaetano Pallozzi con il suo realismo quotidiano, “Colonide in corvo”, di Antonio D’Acchille che ha abbracciato gli scritti di Ovidio e ne ha dato, se possibile, ancor maggiore attenzione con la bellezza delle linee e i particolari dorati, “Metamorfosi di Ovidio”, di Nunzio Di Placido che rappresenta la vita, l’evoluzione dell’uomo, il passato, il presente e il suo possibile futuro raccontando con lo scorrere delle stagioni anche le stagioni dell’uomo che cerca, forse, di sopravvivere a tutta questa modernità che non sente sua. Tante le opere d’arte che meritano attenzione, significativi i messaggi che gli artisti lanciano e soprattutto tutte assolutamente attuali nonostante gli anni incisi sulle tele. Presenti anche sculture come vasi in ceramica, in rame, lavorazioni in ferro e in legno.
E’ una mostra a tutto tondo che include modelli di macchine, fumetti, ceramiche decorative fino ad arrivare alle splendide creazioni dell’attuale liceo artistico; i particolarissimi abiti e i progetti nel campo dell’architettura. Gli studenti hanno mostrato quanto sia possibile ideare bellezza in spirito ecosostenibile utilizzando cialde e cd per la realizzazione di vestiti. L’esposizione presente nel Polo Culturale Civico Diocesano di Santa Chiara mostra non una differenza tra vecchio e nuovo, non una diversità tra gli artisti del passato e quelli del presente ma una continuità, un messaggio forte e bellissimo, ovvero che l’arte a Sulmona c’è e deve continuare ad esserci. Un filo conduttore che passa per i maestri di un tempo e tende la mano a quelli del futuro. Cambiano le tecniche, mutano le ispirazioni, anche gli strumenti della contemporaneità sono ad oggi diversi ma non lo spirito. C’è la voglia di comunicare, di mostrare il proprio universo unico e inimitabile rendendo così ogni singola opera immortale. L’iniziativa è nata per volere dell’Associazione Metamorphosis e del suo presidente Nunzio Di Placido, ex alunno dell’Istituto “Mazara”, con il patrocinio del Comune di Sulmona, della Provincia dell’Aquila, del Consiglio Regionale e grazie al patrocinio e sostegno economico della Fondazione Carispaq, dell’Ance L’Aquila, della Ricci Guido SRL, di “Sulmona Città d’Arte”, della Casa delle Culture e dell’imprenditore Filippo Frattaroli sempre generoso e presente in tutte le iniziative culturali in città. E’ possibile visitare la Mostra durante le festività natalizie fino al 7 gennaio, un modo per ripercorrere i 120 anni del Mazara ma anche un’occasione per celebrare i talenti del territorio e le bellezze che hanno lasciato in eredità a Sulmona e al Centro Abruzzo.