LA MUSICA DELL’ORCHESTRA VESTINA DONO PER I DETENUTI DEL PENITENZIARIO SULMONESE
Concerto natalizio per i detenuti del penitenziario di Sulmona. Oggi quaranta componenti dell’Orchestra Filarmonica Vestina hanno varcato i cancelli per incontrare i detenuti, mossi dal desiderio di dare un senso speciale al proprio Natale e donare se stessi tramite la propria arte per regalare un’ora di serenità, calore ed armonia a chi vuole scontare la pena per il danno commesso ma tende le mani per riscattarsi dal malfatto nello spirito dei valori costituzionali; grande emozione ha pervaso gli artisti per la prima volta a contatto con una realtà tanto unica quanto bisognosa di attenzione, specialmente dopo la lettura da parte di un detenuto di una poesia sul Natale frutto di una riflessione personale ma condivisa dai presenti.
Le origini dell’Orchestra Filarmonica Vestina di San Demetrio Ne’ Vestini, risalgono al 1976; l’idea di associarsi – racconta la presidente, Francesca Ricotta – nasce dall’amore per la musica ed in particolare dalla passione per gli strumenti a plettro e con questo spirito si costituisce l’originaria Orchestra Mandolinistica. I liuti che sanno un po’ d’antico, tra le mani degli artisti Vestini rivelano una vivacità e una freschezza senza tempo, strumenti di straordinaria versatilità sono adattabili alle grammatiche stilistiche e ai generi più disparati, ci spiega la presentatrice, Elisabetta Trippitelli, mentre introduce il primo brano musicale, significando che tali caratteristiche hanno permesso di attuare un repertorio che comprende musiche tradizionali, classiche, popolari ed etniche, brani impegnati e scanzonati, motivi immortali di autori italiani e stranieri. Nel corso degli anni l’orchestra ha inserito nuovi strumenti: l’oboe e il corno inglese suonati dal maestro professore Roberto Manilla, sassofoni, flauto, basso e contrabasso, violoncello e percussioni, poi si è arricchita della presenza di un coro.Attualmente l’orchestra si compone di 22 elementi, di cui fanno parte alcuni studenti del liceo musicale del L’Aquila, e n. 20 coristi accomunati dall’interesse per la musica ed il piacere di emozionarsi ed emozionare, con la supervisione del Direttore Artistico maestro professore Giorgio Sollazzi, direttore d’orchestra, compositore e arrangiatore di numerosi brani musicali, figlio del maestro Lamberto Sollazzi, fondatore della prima Orchestra.L’orchestra nel corso degli anni ha sempre partecipato ad iniziative benefiche, per scopi sociali e umanitari, per favorire l’arricchimento culturale ed esperenziale dei suoi componenti, sicchè su indicazione della direttrice dell’ Ufficio esecuzione penale esterna de L’Aquila, Luana Tunno, in accordo con il direttore della Casa di reclusione di Sulmona, Stefano Liberatore, ha accolto volentieri di oltrepassare i cancelli del carcere perché la musica ha il potere di toccare e scaldare le corde più profonde dell’anima.