UNA SITUAZIONE PREVISTA
di Gianvincenzo D’Andrea – Circa 20 giorni fa avevo pubblicato una mia riflessione sulla opportunità di effettuare la vaccinazione antinfluenzale ed antiCOVID. Avevo , in particolare, raccomandato alle persone anziane e fragili di farlo sollecitamente per risparmiare a se stessi ed agli altri non pochi inconvenienti, spiegando le ragioni di una scelta di buon senso a tutela della salute individuale e collettiva. Visti i dati epidemiologici relativi alla attuale circolazione contemporanea del virus influenzale e del Sars CoV2 sono portato a ritenere che sia sopratutto il buonsenso a fare difetto nella popolazione del nostro Paese. Vedere infatti che , nonostante le pressanti raccomandazioni degli esperti, gli anziani e le persone fragili che hanno deciso di vaccinarsi contro il COVID sono una sparuta minoranza è una cosa incomprensibile. Gli anziani e le persone fragili, come è stato ampiamente verificato nel corso della recente pandemia, sono proprio i soggetti più esposti alle manifestazioni gravi dell’ infezione COVID (per le quali il rischio del ricovero ospedaliero ed in terapia intensiva e assai alto). Vedere,dunque, che proprio loro stanno rifiutando una scelta di protezione del loro stato di salute , compromesso dall’età anziana o dalle malattie presenti, è un fenomeno francamente poco spiegabile. Se a non vaccinarsi sono ,dunque, coloro che ne trarrebbero i maggiori vantaggi figuriamoci quale interesse potrebbero avere gli altri!
E così ,allegramente, si stanno ricreando i presupposti per ripiombare nell’incubo dal quale siamo usciti dopo anni di sofferenze,lutti e non pochi problemi economici. Quanto possa essere utile il processo di rimozione psicologica che si è impadronito di gran parte della popolazione italiana e che spinge tantissimi a mettere in atto un comportamento di irresponsabilità individuale (e collettiva) lo vediamo in questi giorni. Stanno aumentando, e di molto, i casi di COVID, stanno aumentando i ricoveri in ospedale ed in terapia intensiva e sta aumentando il numero dei morti che nelle ultime quattro settimane ha superato quota mille. La situazione presente, inoltre, è destinata a peggiorare perché il virus Sars CoV2 in assenza di una barriera vaccinale diffusa riprenderà a circolare all’impazzata con tutte le conseguenze facilmente immaginabili. Sarebbe indispensabile, a questo punto, una una massiccia campagna di informazione del Governo ( e lo sarebbe stata ancor più alcuni mesi fa ) per spiegare le ottime ragioni che dovrebbero indurre tutti a vaccinarsi sollecitamente, ma fino ad ora non se ne vede traccia( se si esclude qualche rarissimo spot televisivo).
Sarebbe sufficiente dire ai nostri connazionali che le dosi di richiamo del vaccino antiCOVID sono indispensabili per mantenere le nostre difese immunitarie specifiche al massimo livello perché gli effetti benefici della vaccinazione antiCOVID si riducono sensibilmente entro sei mesi e si esauriscono entro un anno. Per questa ragione per risparmiarci problemi ( che per alcuni soggetti -come ho detto in precedenza – possono essere molto seri ) anche per il COVID dobbiamo fare quel che sappiamo di dover fare per l’influenza. Comprendere questo semplice concetto dovrebbe essere abbastanza semplice, ma per rendere il tutto ancora più comprensibile azzardo il paragone seguente. Immaginiamo che il vaccino antiCOVID sia come un paio di scarpe invernali che dobbiamo calzare tutti i giorni per proteggere i nostri piedi. È del tutto scontato che dopo un certo periodo le scarpe, consumandosi, non siano più capaci di garantire la necessaria protezione. Allora a chi sembrerebbe sensato continuare ad andare in giro con le scarpe rotte ,ormai inefficienti, piuttosto che averne delle nuove in grado di garantire la necessaria protezione ? Pertanto, per quale motivo ciò che si farebbe con le scarpe non si dovrebbe fare con il vaccino? Fra pochi giorni inizia un lungo periodo di feste ed ognuno vorrebbe viverle in serenità con i propri cari, ma precludersi questa legittima aspettativa scegliendo irragionevolmente di non vaccinarsi non sembra molto sensato. L’ infezione COVID, in assenza di una protezione vaccinale recente, non è proprio una passeggiata di piacere come stanno, purtroppo, sperimentando quelli che si ammalano in questo periodo ed avere problemi e/o crearne ai propri cari non mi sembra il massimo.
Certamente!
Un mese fa contro COVID ed influenza.
Una domanda:Lei si è vaccinato dottore ?