SI È SPENTO A 69 ANNI UMBERTO CIANFAGLIONE DETTO “MUSSOLINI”, BANDIERA DEL CALCIO PRATOLANO

Pratola piange un’altra bandiera del calcio nerostellato. Questa mattina si è spento a 69 anni, nella residenza sanitaria di Villalago Francesco Umberto Cianfaglione detto Mussolini, uno dei più forti calciatori espressi dal calcio pratolano. L’uomo era affetto da tempo da una malattia che lo aveva colpito proprio alle gambe, che  erano il suo punto di forza. In mezzo al campo era un guerriero, ogni volta che prendeva la palla mandava in visibilio i tifosi: scatti continui, dribbling a ripetizione e grande velocità erano le sue armi migliori.

Francesco Umberto Cianfaglione detto Mussolini

Ma oltre al calcio aveva un’altra passione: la politica. Attivista convinto del Movimento sociale veniva chiamato Umberto “Mussolini” con chiaro riferimento al duce, nomignolo che si è portato dietro per tutta la sua vita, anche quando qualche anno fa ha iniziato a lottare contro la malattia che lo aveva colpito alle gambe. All’inizio sembrava potesse superarla con il suo grande temperamento e con la sua grande forza, ma con il passare del tempo la situazione clinica si è aggravata tanto da essere ricoverato nella Residenza sanitaria assistita di Villalago dove oggi, il suo cuore si è fermato per sempre. Umberto Cianfaglione lascia il figlio Antonio che gli è stato vicino fino alla fine insieme a Sonia e Patrizia. La camera ardente è stata allestita nella Casa funeraria Iacobucci. Non è prevista la funzione religiosa ma la salma riceverà una benedizione domani 14 dicembre alle ore 15,00, nella sala cerimonie della casa funeraria.