VILLALAGO-SCANNO, VIA ALLA GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA MONTAGNA

di Giuseppe Solarino – Ha preso il via la Giornata internazionale della Montagna che quest’anno si svolge nei due comuni di Scanno e Villalago. Nell’ambito delle iniziative in programma, ieri presso la sala polifunzionale “San Domenico” di Villalago, si è svolto il convegno dal tema “I corpi intermedi e le politiche attive nella gestione dell’area protetta – le politiche della montagna”.

L’intervento del sindaco di Scanno

Hanno introdotto i lavori i sindaci di Scanno, Giovanni Mastrogiovanni, e di Villalago, Fernando Gatta. “Questa giornata è un’importante occasione per prendere in esame tutte le necessità della montagna in questo momento storico – ha detto il sindaco Mastrogiovanni – Esigenze da portare davanti al governo nazionale e all’unione europea. La montagna è terra di parchi e di riserve naturali. Per noi quello dell’ambiente è un valore importante. La montagna non può più attendere”. “La montagna e le aree interne necessitano di maggiori attenzioni – ha aggiunto il sindaco Gatta -. Aspettiamo un segnale di cambiamento per le nostre comunità. Con Scanno stiamo condividendo tante attività e progetti e stiamo spendendo energie per cercare di risolvere i problemi delle nostre comunità ed arrestare lo spopolamento”.

L’intervento del sindaco di Villalago

La direttrice della riserva del Lago Pio e Lago di San Domenico, Silvia Di Paolo, ha definito la Giornata internazionale della Montagna come un “Faro acceso sulle aree interne dell’Appennino centrale. Noi della riserva abbiamo portato avanti diversi progetti per migliorare la sentieristica, riqualificare i musei ed il mulino di Villalago”. E’ seguita una tavola rotonda moderata dal giornalista, Carlo Puca. Il presidente Nazionale dell’associazione Ambiente e/è Vita, Fernando Ferrara, ha detto che  “L’ambientalismo è diviso e con approcci diversi. L’uomo è al centro del sistema ambiente e bisogna coniugare lo sviluppo economico con la salvaguardia dell’ambiente. I parchi sono un’occasione di sviluppo”. Il presidente del parco regionale del Sirente Velino, Francesco D’Amore ha affermato che: “I parchi sono stati calati dall’alto e subiti dalle comunità locali. Spesso la convivenza fra la fauna e le attività antropiche è problematica. La soluzione è una sola: trovare un giusto equilibrio e mettere al bando gli integralismi da qualunque parte provengano”. Il presidente del parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, Giovanni Cannata, ha dichiarato: “Il tema di fondo è il dialogo con le popolazioni del territorio. Il parco rappresenta dei vincoli ma anche delle opportunità. Bisogna praticare la logica dello sviluppo sostenibile. I sindaci sono i moderatori tra parco e comunità locali. La nostra ricetta è la conoscenza dei problemi, l’abbassamento dei toni, il dialogo con le popolazioni”. Il presidente dell’ANCI Abruzzo, Gianguido D’Alberto, ha detto che “Sono stati fatti dei passi in avanti nei rapporti tra comuni e parchi che debbono essere visti come un’opportunità. Lo spopolamento delle aree interne e montane è un problema serio che dobbiamo affrontare con investimenti in processi di contro-esodo. I parchi possono essere un utile strumento in tal senso”. Il presidente nazionale UNCEM, Marco Bussone, ha spiegato che a livello normativo nel 2018 è stata varata la legge forestale e la legge sui piccoli comuni. Questi ultimi debbono collaborare fra loro. Nelle aree montane bisogna rafforzare la scuola, i trasporti e la sanità; creare sinergie tra le comunità altrimenti la montagna perde competitività e popolazione”. Il direttore generale dell’ARTA Abruzzo, Maurizio Dionisio, ha evidenziato che l’ente, che tutela l’acqua, l’aria e il suolo, è anche dispensatore di servizi complessi. Il coordinatore del nucleo PNRR Stato regioni, Giovanni Bocchieri, ha spiegato che per le Green Community sono stati stanziati 135 milioni che non sono una grande cifra. Occorre attivare un percorso che spinga verso la direzione di aiutare i territori in ambiti multidisciplinari integrando vari investimenti grazie alla legge sulla montagna”. Il dirigente del Dipartimento per gli affari regionali e autonomie di palazzo Chigi, Giovanni Vetritto, ha detto che: “Siamo di fronte ad un duplice problema. Da una parte lo spopolamento delle aree montane ed interne e dall’altro un sovrappopolamento delle città e delle coste. Per evitare lo spopolamento è necessario attuare un’economia plurima cioè più attività economiche contemporaneamente”. Ha chiuso i lavori il vice presidente della Giunta regionale, Emanuele Imprudente. “La montagna presenta criticità ma anche opportunità. Abbiamo un importante patrimonio forestale e le Green Community sono dei piani di lavoro e raccordo tra i comuni. Stiamo portando avanti vari progetti nell’ambito del FESR e FSE che saranno incubatori economici per migliorare la qualità della vita in montagna. I singoli comuni non ce la possono fare da soli ed occorrono delle strategie per aggregarli e farli lavorare in sinergia”.