VIETATO DIRE A UNA RAGAZZA SEI BELLA SENNÒ RISCHI DI FINIRE SUBITO IN GALERA…
di Luigi Liberatore – È capitato pure a me di vedere una bella ragazza, o una donna, col desiderio di indirizzarle il mio giudizio a voce, o soltanto con uno sguardo insistente, nella maniera più ingenua, senza evocare chissà quali minacce in senso etico e soprattutto estetico. Mi sembra di non essere il solo e di non essere stato un peccatore isolato nel tempo. È trascorso, sì del tempo, e io dico inutilmente, perché questo peccato veniale ha subito ad opera di fatti delittuosi di cronaca nera, un comportamento sacrilego in sé, e quindi da manette. Brutto segnale che si incardina su un paio di aspetti della nostra società moderna: la debolezza, o come meglio vi riesce di giudicare, dei nostri governanti rispetto alla invasione di altre civiltà, e l’assunzione di precetti che tendono a mortificarci per sembrare migliori. So di non essere molto chiaro nella esposizione, ma ho l’impressione che stiamo inseguendo l’islamismo per non apparire dei peccatori, avendo paura di inchiodare, invece, questi esponenti del medioevo alle nostre conquiste. Ricordo che negli anni ’60 si era felici di poter dire a una ragazza, incontrata per strada, “quanto sei bella”, senza temere per questo di finire in caserma. E, ancora, che l’apprezzamento per la donna venisse accolto con piacere e non con paura. Cosa sia successo in questo mezzo secolo? Che stiamo rimbecillendo, per colpa nostra e per colpa di chi ci stia governando, e poi ancora di psicologi e tuttologi legati a politici di levatura effimera i quali trovano vigore nella mediocrità dei mass media. Guardate, non parlo mica alla luna ma osservo ciò che accade pure tra i nostri borghi, perché io appartengo ad essi. Non mi fanno paura i carabinieri, piuttosto la sottomissione a una tristezza di vita e a comportamenti di mestizia che vietano di dire a una ragazza incontrata per caso: “Quanto sei bella”!
Chiarimenti:”
Differenza tra complimento e molestia
La differenza principale per capire il confine tra molestia e complimento è il contesto relazionale in cui ciò avviene:
l’uomo e la donna in questione non si conoscono e non condividono alcun ambiente relazionale o lavorativo: tra le due persone non esiste alcun tipo di relazione;
la donna non ha dato in alcun modo il proprio consenso al ricevere quel tipo di commenti, come avviene ad esempio nel corteggiamento, dove vi sono delle regole sociali, dei comportamenti e dei giochi relazionali condivisi.”( dal web ).
In questo modo anche un saluto, un “ciao” a qualcuno che non si conosce, puo’ essere considerato molestia. Se il complimento non e’ offensivo, e non ossessivo ma estemporaneo, a me sembra semplicemente un comportamento inopportuno e fuori luogo .Trascinarlo su un piano lesivo o addirittura sanzionatorio e penale e’ una forzatura, che purtroppo vedo sempre piu affermarsi
Apposto! L’ articolo e i commenti maschili sono null’ altro che espressione e testimonianza di un fenomeno : “il patriarcato”.
( consultare il significato in sociologia e psicologia ).
A che punto siamo arrivati se oggi bisogna aver timore di dire con spontaneità e senza secondi fini ad una donna “quanto sei bella”…
Eccolo l’articolo che nasconde l’idea di patriarcato. Signor Liberatore le auguro, anche se in tarda età, di essere infastidito alla stessa maniera, tutti i giorni, da gente sconosciuta che esprime giudizi sulla sua fisicità. Glielo dico da donna sua coetanea: quello che scrive è aberrante, provi a ribaltare il suo pensiero. Guardi al cattolicesimo e al ruolo imposto alle donne. Guardi al ventennio di Berlusconi che consigliava alle studentesse di sposare benestanti, o che premiava con un “posto” in regione l’igienista dentale che gli teneva compagnia. Ragazze fuggite da quelli che la pensano come l’autore dell’articolo.
Ma perché non guarda allora al ventennio di Mussolini se a Palazzo Venezia aveva istituito una stazione di monta giornaliera per le migliaia e migliaia di donne che lo andavano a visitare -senza invito- tantoché, ci sono anche in valle peligna somiglianze mascellari come se ne fossero nipoti illeciti.
L’estetica, e ripeto l’estetica, esiste in natura talché esiste in natura l’intelligenza umana. Non potete quindi imporre, il dogma corporale, precludendo la libera e naturale espressione del pensiero in forma di opinioni.La decadenza della formula che mantiene lo stato italiano, oggigiorno, si misura ,filosoficamente, anche dalla difficoltosa “bruttezza” delle donne che ormai riunite vi appartengono, visibilmente solo entrando come utente in qualsiasi struttura pubblica che sia ospedale tribunale municipio etc. come se fosse un attività accettata per ripiego a causa di una stessa gamma di minore fortuna dell’ aspetto, mentre le belle donne sono evidentemente altrove. Lo stesso nelle zone provinciali povere di reddito ed interne come Sulmona, le donne che girano sono in media molto più brutte tristi e dimesse di quelle che incontri nelle capitali mondiali di alta economia, tanto è vero che se giri nelle nuove capitali arabe di miliardari dove sono richiestissime le bionde europee incontri un nugolo di stacche, come Sarà Croce per esempio (che la gestisce anche lei la madre con un cognome tra l’altro tipico di Sulmona e non di altrove) che si prendono in un incontro molto più delle collane che dava Berlusconi, e molto di più di un anno di stipendo di una impiegata statale italiana, e lo so per certo perché poi quando tornano mi venivano a molestare anche a me, e a me non mi volevano pagare, volevano fare l’amore gratis per il privilegio di essere femmine.
lei è evidentemente frustrato. Che le dice lo specchio di casa sua? Somiglianze mascellare ahahahah. Vada pure nei paesi arabi con la sua valigia colma di banconote e compri quello che qui non ottiene. Ragazze occhio anche a quelli così
Ma che scrivete? ma vi capite? Fare un complimento ad una bella donna non equivale a metterle le mani addosso senza il duo consenso, mi risulta, al contrario, che quando li fanno i complimenti alle donne vi sollevate da terra per la fierezza altrimenti perché spendete patrimoni in estetiste, parrucchiere e negozi? ma su rimettiamo il cervello a posto, viva la bellezza in tutte le sue forme e manifestazioni
Tu sei un catcalling.*
Si definisce così, sai in psicologia questo comportamento.
Adesso lo sai.
Per te è tutti quelli che pensano che non sia riprovevole considerare un pezzo d scottona il corpo di una donna.
( ritenere,tra l’altro di non fare nulla di male fa parte del comportamento del pappagallismo. (accademia della crusca).
È questione di educazione alle relazioni.
Mi chiedo quale sia la logica di pensiero che permetta di mettere in relazione un qualsiasi rivolto apprezzamento (senza alcuna distinzione di sesso e lo dico per dovuta par condicio) con l’integrazione e la religione degli “stranieri invasori”, come ci è arrivato? Né l’uno, ne l’altro. Non si è succubi di nessuna invasione numerica, culturale e religiosa a noi non confacente, bensì è tutta farina della nostra “moderna civiltà” che ci è stata inculcata in questi ultimi decenni, un metodo di “fare cultura” intenzionalmente stravolto. I recenti accadimenti “gravi” (ma che sono in realtà atavici) sono tutti della cultura umana, senza alcun confine. È la moderna cultura del “pensare” più che del “sapere” che ci sta erodendo pian pianino, riducendoci la capacità del pensiero e del ragionamento. Si stanno educando e portando i giovani a un livello di sotto cultura vergognoso, loro per età non se ne preoccupano minimamente e anzi lo apprezzano, ma stanno diventando per espressa volontà degli automi acefali e non dotati di alcun interesse, ovviamente parlo della massa asservita. Gioia e interesse nello scoprire la vita ridotti ai minimi termini. Un’astenia culturale dettata dallo stile di vita di oggi a cui sembra impossibile ribellarsi! Poveri giovani e stupidi quanto inutili genitori che vanno a ruota senza educarli, me compreso! Torneremo e forse già lo siamo, servi della gleba per manifesta disaffezione. La stessa istruzione che non più di 80 anni fa ha emancipato un popolo dalla ignoranza e da condizioni indigenti di vita, ci sta oggi riportando indietro per nostro disamoramento alla libertà.
A conclusione e per tornare al tema dell’articolo e per stimolare il pensiero dei giovani (i vecchi ormai sono belli che fregati) suggerisco due vecchi brani musicali, uno all antipodo dell’altro che spero risveglino il corretto interesse a relazionarsi fra uomo e donna, abbandonando un tantino di più i mass media e i social che vi intorpidiscono le meningi.
1) https://m.youtube.com/watch?v=FbPtvFxUb60
2) https://m.youtube.com/watch?v=pEGsWB34L2E
Buon ascolto e
… riflessione.
Un’altra cosa che ho notato e non ancora digerito è il fatto che le donne e ragazze si squadrano a vicenda in maniera così intensa che se lo facessimo noi uomini, finiremmo in gattabuia se non picchiati dalle nostre compagne di questi tempi.
Di certo bisognerà cambiare attitudine ma spero insieme.