MALTRATTAMENTI ALLA MOGLIE: MANCA BRACCIALETTO ELETTRONICO E IL 54ENNE PRATOLANO NON PUÒ ANDARE AL LAVORO
Resta agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico il professionista pratolano arrestato il mese scorso per maltrattamenti andati avanti per oltre 20 anni nei confronti della moglie. Il Tribunale del Riesame all’Aquila ha infatti rigettato la richiesta di revoca della misura cautelare per il 54 enne di Pratola Peligna. I giudici aquilani hanno rigettato le istanze degli avvocati difensori Vincenzo e Alessandro Margiotta confermando che l’uomo. A dire il vero il giudice per le indagini preliminari ha dato la possibilità all’indagato di potersi recare nel suo studio per otto ore al giorno, ma potrà farlo quando sarà disponibile il nuovo braccialetto. L’attuale dispositivo elettronico infatti, incomincia a suonare appena il 54enne varca l’uscio di casa proprio perché il gps va in allarme non essendo stato tarato per il nuovo tragitto che l’uomo deve percorrere per recarsi al lavoro. Con il risultato che la decisione presa la scorsa settimana dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Sulmona, Francesca Pinacchio, di concedere al 54enne la possibilità di potersi recare al lavoro, non può essere ancora applicata. Davanti al Riesame i legali del 54 enne, Vincenzo ed Alessandro Margiotta, avevano impugnato la prima ordinanza di applicazione della misura, contestando nella forma le sommarie informazioni raccolte tra i congiunti senza le garanzie di legge e nella sostanza la lacuna dell’impianto probatorio quanto all’abitualità delle condotte. Per i giudici il castello delle accuse è solido tant’è che sono stati confermati i domiciliari con braccialetto elettronico, in attesa di un ricorso cautelare in Cassazione che al momento non viene escluso dagli avvocati dell’ indagato. Nell’imputazione della Procura si contestano maltrattamenti abituali dal 2000 al 2023 con recidiva reiterata, tutti avvenuti a Pratola Peligna. Condotte prevaricatrici e vessatorie, secondo l’accusa, che avevano portato prima alla separazione della coppia e poi all’arresto a seguito dell’episodio scatenante che risale al mese scorso quando, dopo un incidente stradale, il 54 enne avrebbe picchiato la sua ex moglie che aveva prestato soccorso stradale.
bene,sul caso/notizia diversi articoli,tutti in assenza del nome della persona di cui le misure cautelari,quindi un’agevolato,avvantaggiato,privilegiato…Due pesi due misure , a chi si a chi no,le regole valgono solo per i disgraziati,sfortunati,sventurati,
l’italietta dei favoritismi, schiena dritta,valore assoluto,supremo,Lagalita’ diffusa per uscire dalla palude,e basta,o no?
Ho capito finalmente il perché si dice che l’uomo discende dalla scimmia e del perché bisogni scusarsi con loro.
Da aggiungere “l’aggravante presunzione di essere uomo (!?) e non donna”.
Santo Iddio, in filosofia della natura le mogli sono tutte adultere, (Esiste pubblicato uno studio di Nemezio della Lanna “Germania” che si trova su Amazon) perché se siamo una evoluzione dai primati, allora per residuo ancestrale dalle scimmie che,E NON PER CASO, partoriscono ogni stagione da un maschio di sangue diverso ,dopo due o tre anni di matrimonio le mogli “tutte” tradiscono i mariti per l’istinto primitivo di variegare la discendenza secondo la legge di natura, e per nessun altro pretesto od alcun’altra volontà.. Come è possibile che la legge positiva prenda in considerazione queste condotte vessatorie e prevaricatrici riferite solo a voce da una moglie che può essere adultera da 20 anni e senza alcuni riscontri ci sceneggia una prova per instaurare un processo a spese della collettività? Soltanto la corruzione giudiziaria può fare questo.