PIETRANSIERI: STRAGE DI LIMMARI, I PARENTI DELLE VITTIME SARANNO RISARCITI

“La fase procedurale per il risarcimento si concluderà entro il prossimo anno. Per i parenti delle vittime si parla di somme cospicue, ovvero fino a 15 milioni di euro”. L’annuncio è arrivato questa mattina dall’avvocato, Lucio Olivieri, a margine del convegno per le celebrazioni degli 80 anni dalla strage di Limmari che si è svolto a Roccaraso. Non solo un escursus storico alla presenza di esperti ma anche un approfondimento giuridico sulla vicenda. Per chiudere la filiera istituzionale ci vorrà ancora un anno. “Il Comune di Roccaraso non può ancora fregiarsi di una sentenza passata in giudicato perchè la Corte di Cassazione si è pronunciata il mese scorso e il giudizio ritorna alla Corte d’Appello affinchè provveda alla determinazione dei danni complessivi spettanti alle vittime. Resta il risarcimento di 1 milione 600 mila euro per il comune di Roccaraso. Risorse importanti che vanno a beneficio della comunità e si aggiungeranno ai risarcimenti che spetteranno ai parenti della vittime. Si parla di cifre importanti perchè si arriverà a toccare la soglia di 15 milioni di euro”- ha spiegato Olivieri secondo il quale “questo riconoscimento di tipo materiale va a completare l’obiettivo principale della causa cioè portare al cospetto della comunità nazionale e internazionale momenti tragici vissuti dalle popolazioni italiane”.

Commemorazione strage Limmari

L’eccidio di Pietransieri costò la vita a 128 civili inermi, che il 21 novembre del 1943 furono trucidati nel bosco dei Limmari dai soldati nazisti senza motivazioni documentate, ma per il semplice sospetto che la popolazione civile sostenesse i partigiani. Nel pomeriggio, alle 15.30. sul sacrario dei Limmari, si svolgerà la consueta fiaccolata con la lettura dei nomi delle vittime mentre domani alle ore 11 avrà luogo la cerimonia istituzionale nel corso della quale il sindaco di Roccaraso, Francesco Di Donato, procederà alla deposizione di una corona d’alloro al termine della Santa Messa officiata dal vescovo diocesano, mons. Michele Fusco  (ANSA)