BUGNARA, BORSA DI STUDIO INTITOLATA A GIUSEPPE BOLINO DAL CONSIGLIO REGIONALE
Si è svolto sabato scorso a Bugnara, al centro congressi in piazza Annibale De Gasparis, il convegno di studi dedicato alla figura dello studioso e politico Giuseppe Bolino. L’iniziativa, promossa dal centro studi e ricerche “Nino Ruscitti” in occasione dei 39 anni dalla sua prematura scomparsa, ha visto la collaborazione dei Comuni di Bugnara, di Sulmona e della presidenza del consiglio regionale abruzzese. L’incontro, ampiamente partecipato, è stata l’occasione per riflettere, a partire dalla testimonianza umana e politica di Giuseppe Bolino, sul rapporto tra cultura e politica. Dopo i saluti istituzionali di Domenico Taglieri (sindaco di Bugnara) e Roberto Santangelo (vice presidente del consiglio regionale) sono intervenuti il professore Fabrizio Politi, ordinario di diritto costituzionale presso l’Università degli Studi dell’Aquila, e l’onorevole Luciano D’Alfonso, parlamentare e presidente emerito della Regione Abruzzo. “La figura di Giuseppe Bolino – ha commentato Domenico Taglieri – caratterizzata da un profondo impegno intellettuale e civico, ci invita a riflettere sulle sinergie virtuose che possono nascere quando la cultura si intreccia con la sfera politica. Giuseppe Bolino, attraverso la sua attività di studioso e di uomo politico, ha dimostrato come la cultura possa essere un faro guida per le decisioni pubbliche e come la politica, intrisa di valori culturali, possa contribuire a costruire una società migliore. Per questa ragione e per il legame che la comunità di Bugnara stringe con la famiglia Bolino, è nostra intenzione intitolare uno spazio pubblico al professore Giuseppe Bolino”. “Nel Comune di Bugnara si percepisce l’argento vivo – ha esordito nel suo intervento il vice presidente del consiglio regionale Roberto Santangelo – c’è il fuoco della cultura che tende a svilupparsi e a divampare. È importate quindi sostenere le iniziative perché l’unica cosa che può elevare il nostro essere è lo studio. Studiare le politiche del passato serve anche per guardare con occhi diversi il territorio. È nostra intenzione quindi istituire in collaborazione con il centro studi Nino Ruscitti una borsa di studio intitolata a Giuseppe Bolino”. “Non si può dimenticare il contributo di Giuseppe Bolino in ambito culturale attraverso la riscoperta dell’opera di Giuseppe Capograssi, il cui pensiero è oggi ancora attuale e oggetto di grande attenzione – ha sostenuto il professore Fabrizio Politi – come è giusto sottolineare l’eccezionalità del lavoro suo lavoro all’interno della Regione. Un lavoro che fu svolto nell’ambito di un ruolo istituzionale nuovo, che fino ad allora non esisteva, e che venne svolto con grande preparazione e visione. La sua capacità era infatti quella di unire la cultura alla politica, continuando a studiare non per mera erudizione ma per poter affrontare il momento decisionale con la consapevolezza dell’approfondimento e della lunga riflessione”. “Che cosa ha rappresentato Giuseppe Bolino in questa piccola parte di territorio di una provincia importantissima? Ha rappresentato la volontà, riuscendoci, di coniugare cultura e politica al servizio dei progetti di vita dei cittadini; cultura e abilità istituzionali, addirittura affondando le radici nel pensiero religioso”, ha affermato Luciano D’Alfonso nel suo intervento di chiusura. “La sua visione religiosa è ciò che lo spingeva a vedere, prima ancora delle scritture contabili e dei vincoli di bilancio, i diritti fondamentali e a vedere in essi il limite da non valicare per garantire la dignità della vivere” L’evento si è chiuso con la lettura, da parte dell’assessore alla cultura, Antonietta Pace, di un passaggio del discorso di Giuseppe Bolino in Consiglio regionale in occasione della seduta straordinaria del 10 maggio 1978 per la commemorazione di Aldo Moro.