SFRUTTAMENTO DELLA PROSTITUZIONE, AMBULANTE DI AGLIO ROSSO FINISCE AGLI ARRESTI DOMICILIARI
Concessi gli arresti domiciliari a Claudio CAFARELLI, 71 anni di Popoli. Lo ha deciso il magistrato di sorveglianza dell’Aquila che ha concesso la detenzione domiciliare all’ambulante originario di Popoli ma da tempo residente a Sulmona. L’uomo era finito dietro le sbarre lo scorso 6 giugno per un cumulo di pene. Il giudice lo ha scarcerato in attesa delle determinazioni del Tribunale competente. L’uomo, che ha trascorso gli ultimi cinque mesi in carcere, deve scontare ancora quattro anni e sei giorni di reclusione. Il cumulo di pene si riferisce a sentenze passate in giudicato relative ad una truffa commessa dall’uomo nel pescarese ai danni del mercato ortofrutticolo e all’immigrazione clandestina, vicenda quest’ultima legata allo sfruttamento delle dipendenti del night club Petra di Popoli che all’epoca era gestito dal fratello Ovidio CAFARELLI. Un’inchiesta, quest’ultima, che aveva portato la Corte di Cassazione a pronunciarsi lo scorso maggio. La vicenda fa riferimento al periodo 2006-2011 quando i Carabinieri della compagnia di Popoli scoprirono il sodalizio che si occupava di reclutare le donne, quasi tutte provenienti dall’Europa dell’Est e inserirle nel Night club. In più il 71 enne era stato condannato anche per truffa. Da qui la somma delle condanne che lo avevano portato prima in carcere ed ora, vista l’età e parte della pena già scontata, in detenzione domiciliare. Un regime, secondo i suoi avvocati, decisamente più adeguato alle sue condizioni di salute.
Fatti risalenti al 2006/2011 ,23anni fa.
Oggi con 23 anni in più è doveroso concedere i domiciliari, poveretto.
Capito? Se decidete di smettere onesti e mettervi a delinquere, fatelo intorno ai 50 anni, così siete in una botte di ferro, niente carcere ma pene detentive, due conti salvano la vita o la libertà.