GIANFRANCO DI PIERO È UN BUON UOMO MA NON È ADATTO A FARE IL SINDACO
di Luigi Liberatore – Dobbiamo rapportarci alle ultime notizie lette sul “Centro” di questa mattina per trarre la summa teologica che guida il sindaco di Sulmona, e al virgolettato riportato dal quotidiano secondo cui Di Piero avrebbe affermato che se non ha una Giunta da poter offrire alla città non ritira le dimissioni. Io non ho motivi di dubitare sulla affidabilità del giornalista, per cui la notizia, riferita come dichiarazione, suscita tenerezza nei riguardi del primo cittadino per il senso del suo abbandono al fato. Di Piero, in fondo, dice a Sulmona che se non riesce a trovare sostegno tra vicoli e piazze, di avere cioè aiuto da tecnici e intellettuali, da professionisti, imprenditori o manager di esperienza oppure improvvisati, non potrà assicurare il governo di Sulmona. Guardate, io nella mia vita ho sempre diffidato da inviti politici per la semplice ragione di essere inadeguato, proprio per quelle intuizioni di mestiere che non sono servite a Di Piero da suggerirgli di stare lontano dalla politica. In questo frangente, anche un maneggione avrebbe capito che la soluzione andava trovata all’interno del consiglio comunale, con soluzioni anche se ciniche, ma dentro al palazzo lasciando perdere aiuti fuori da quel sistema che lo aveva portato ad essere eletto sindaco. Tuttavia questi due anni ci hanno consegnato un sindaco che pure Manzoni avrebbe definito buon uomo, e tale lo riteniamo pure noi che siamo lontani anni luce dall’autore dei Promessi Sposi come lui sia più vicino a Tommaso d’Aquino che al Guicciardini. Infine, anche se lunedì sarà di resurrezione perché Di Piero riuscirà a comporre una squadra extra ordinem, nel senso che ritirerà le dimissioni da sindaco e presenterà una Giunta di illustri sconosciuti, la sua strada è un tubo Venturi destinato ad arrestare
le sue buone intenzioni sullo sbarramento che la politica gli opporrà per la propria immagine e salvaguardia. Sennò, perché si va a votare? Immagino che Sulmona resterà a breve senza governo e che di Gianfranco Di Piero si potrà dire: buon uomo, inadatto a fare il sindaco.
” E così Carlo Collodi ci fa vivere la crescita con una stupenda metafora simbolica: l’uomo che da legno grezzo diventa burattino e, dopo aver attraversato le prove della vita, arriva alla sua realizzazione completa come Uomo, quando riesce a riconquistare – grazie a un burrascoso e difficile itinerario – lo sguardo incantato e nuovo sul mondo proprio di un Bambino. Questa tematica della crescita dell’uomo per rimanere bambino è stata ripresa da altri grandissimi autori: James Matthew Barrie col suo Peter Pan, Antoine de Saint-Exupéry e il suo straordinario Piccolo Principe; e non possiamo trascurare il fratello Mark Twain, che intinge la penna nell’ironia e nella saggezza per creare la via al suo Tom Sawyer.”
E’ ora Sindaco di dimostrare a te stesso che, quel “bambino”, quel Piccolo Principe, sarà in grado di rendere bella la sua Città, cercando la pace con gli altri..
“Quello che mi colpisce profondamente di questo piccolo principe addormentato, è la sua fedeltà ad un fiore, è l’immagine di una rosa che brilla in lui come la fiamma di una lampada, anche mentre dorme…”
Buona domenica ai sulmontini…
Che dire. Un sindaco eletto con un netto successo su quell’avversario che sembrava imbattibile, si è lasciato imbrigliare in uno sfiancante lavoro di mediazione da assurdi personaggi che pensavano di detenere, in virtù dei numeri, un potere assoluto di condizionamento suo e della Giunta.
Ma la politica non è somma algebrica di voti. Spesso si pesano oltre che contarli. E lui, il sindaco che le elezioni le aveva vinte anche grazie alle sue apprezzate qualità di oratore e di politico moderato, non ha saputo imporsi, cacciando “i mercanti dal tempio”. Oggi gli viene presentato il conto….
Liberatore continua a citare argomenti e personaggi che non riesce a dominare (Tommaso e la Summa Theologiae o somma teologica n), proponendo paragoni fuori ogni luigo e grazia di dio (o chi prr lui).
Il sindaco è un bravo uomo che ha dato fastidio ai soliti svogliati e negativi politici inetti.
Spero il comune venga commissariato così si potrà constatare la presente assurda situazione politica e tornare al torpore con cui Sulmona continua a funzionare,
Stò diventando anch’io un poeta !!!!!!