CONTRO L’ESTINZIONE DELL’ORSO MARSICANO, SI TENTA CON LA RIPRODUZIONE ASSISTITA

Preoccupa il numero degli orsi nel territorio, il rischio è quello di vederli sparire. ll Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga ha approvato una convenzione con diversi partner italiani e stranieri per sviluppare una serie di interventi volti a supportare la formazione e il consolidamento di metapopolazioni di Orso bruno marsicano e la loro diffusione nell’Appennino centrale. Uno dei partner principali del progetto, è l’Università spagnola di Leon, che fornirà servizi di formazione veterinaria applicata all’orso bruno, in particolare, attraverso il suo gruppo di ricerca ITRA ULE (Tecniche di riproduzione assistita) e condividerà il bagaglio di competenze accumulato in oltre venti anni di manipolazione di orsi bruni; l’obiettivo di tale iniziativa, approvata dal consiglio direttivo il 18 ottobre, è quello di “promuovere la massima diffusione del popolamento di Orso bruno marsicano lungo la dorsale appenninica preservandone, nel contempo, l’integrità e il prezioso patrimonio genetico di cui è portatrice”. L’esemplare è simbolo della Regione Abruzzo e dei suoi parchi naturali. I partner del progetto sono la Società Italiana per la Storia della Fauna “Giuseppe Altobello” di Baranello, Campobasso, la Società Cooperativa COGECSTRE di Penne, l’Università degli Studi di León e l’Università Cattolica di Lille. Proprio l’Università francese provvederà alla supervisione relativa agli aspetti biologici ed ecologici dei progetti, unitamente all’analisi socio-ecosistemica nonché ecologica e biogeografica degli ecosistemi e dei corridoi ecologici relativamente alle aree potenziali e attuali di frequenza dell’orso bruno, ed elaborazione di misure atte a implementare i servizi ecosistemici.

One thought on “CONTRO L’ESTINZIONE DELL’ORSO MARSICANO, SI TENTA CON LA RIPRODUZIONE ASSISTITA

  • Dopo che è stato scritto sui giornali online di Sulmona, anche su Wikipedia si ammette che Vittorio Emanuele III andava a caccia all’orso -ecco- Dopo secoli di persecuzioni, l’orso ebbe qualche forma di protezione con l’istituzione della riserva di caccia della famiglia reale dei Savoia, nel 1900, dove la caccia all’orso fu severamente limitata e svolta in pochissime occasioni da re Vittorio Emanuele III.

    IL PROBLEMA È CHE L’ORSO MARSICANO COME QUELLO PIRENAICO ETC. NON PUÒ NATURALMENTE ESISTERE PER COME CI VIENE FANTASTICAMENTE RACCONTATO. Semplicemente sono orsi balcanici scappati e dispersi nel medioevo dalle compagnie circensi che arrivavano da quei luoghi e che si sono riadattati in natura. Oppure direttamente acquistati (anche per addestramento o da macello) o barattati nei mercati dell’ altra sponda adriatica.

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