LA CERA SI CONSUMA E…LA PROCESSIONE NON CAMMINA

A quattro giorni dalle dimissioni del sindaco sembra emergere la volontà da parte di tutti di voler andare avanti in questa esperienza amministrativa, ma una cosa è chiara: non traspare un grande entusiasmo da parte di nessuno. Agli appelli “d’obbligo” della Senatrice Gabriella Di Girolamo e Camillo d’Alessandro, hanno fatto eco le dichiarazioni di Gianluca Petrella che di fatto è oramai considerato a tutti gli effetti un componente dalla maggioranza. Anche se raggiunto telefonicamente ha detto che non ha ancora protocollato la richiesta di passaggio tra i banchi della maggioranza. Lo farà nei prossimi giorni. Ma da Petrella è lecito aspettarsi di tutto, anche un suo clamoroso dietro front. Alla evidente mancanza di entusiasmo di tutti i protagonisti si aggiunge la debolezza di un sindaco stanco e provato che lavora su numeri risicatissimi. Resta tuttavia da capire se è come Di Piero troverà la quadra, considerato che Nannarone e Di Benedetto se le continuano a dare di santa ragione, ma questa non è una novità. E anche se dovesse trovarla il problema nascerà quando dovranno sedere nello stesso tavolo. La posizione del PD, ribadita dal segretario regionale e dal capogruppo Di Benedetto è chiara. Siamo e saremo con il sindaco a prescindere dai nomi ed il nostro nome resta Franco Casciani. Tradotto: o Casciani o appoggio esterno. Che d’altronde sembra l’unica posizione chiara e coerente sin dall’inizio delle consultazioni. Al contrario il resto degli alleati, con a capo proprio il sindaco, non sembrano avere alcuna strategia anche perché pare che nessuno abbia grandi nomi da proporre in giunta e parecchi hanno già rinunciato. Non resta che aspettare che la cera si consumi.

11 thoughts on “LA CERA SI CONSUMA E…LA PROCESSIONE NON CAMMINA

  • @Ninco Nanco 7 Novembre 2023 in 08:48
    La mia scagliata pietra vedo che l’ha colpita e stordita.
    Sono io che scrivo il commento, a lei resta IL LEGGERLO E L’INTERPRETARLO, ma non può leggere quello che non è scritto!

  • … e chi sarebbe il papa Re?
    La verità è solo una, ed è sotto gli occhi di tutti, faranno di tutto per non ridare democraticamente la parola ai cittadini… sanno che non verrebbero rieletti… e allora è meglio tirare a campare.

    • La verità del suo commento è una verità di pancia, di comodo e semplificata, senza essere preceduta da alcuna analisi.
      Chi “è” il Papa Re è stato già indicato nel precedente commento, “sono” le consorelle e i confratelli politici “ingordi di potere temporale” defenestrati, manovratori, attendisti, vecchi presenti e futuri, sempre gli stessi in questa città, che recriminano il “ridare democraticamente la parola ai cittadini per poi continuare a consumare lo sfregio dell’ingovernabilità politica in un perpetuato abuso”, finalizzato al successivo “rientro del non governo dei soliti pochi”, con l’unico risultato di una città sempre più borgata di se stessa.
      La parola è ora tutta in mano della “solita politica occulta sulmonese”, altri 15 giorni di attesa e se urne saranno come in tanti sperano, l’invito è a “non continuare a tirare a campare per il bene della solita politica sulmonese occulta”.

      • … il coraggio uno pensa di averlo, ma è la paura che lo blocca…
        E il nome del Papa Re, prima declinato al “ singolare”… dopo diventa una “ Consorteria Collettiva “ di “ consorelle e confratelli politici”.
        E poi attribuisci una “ verità di pancia, di comodo e semplificata” a chi ti ha fatto una semplice domanda visto che concludi il tuo post in questo modo, sempre al riferendoti ad un soggetto singolo:
        “ ma sopratutto sottomessa al “Dictatus papae”… cui si dovrà far da subito quadrato per evitare il ritorno del Papa Re”.
        E allora torno a chiedertelo di nuovo: chi è il Papa Re che non deve tornare?
        Forza… non ti riavvitare nel lessico di un piccolo sermoncino… fallo ‘sto nome… coraggio.

        • E’ scorretto da parte sua fare un taglia e incolla di frasi altrui prese senza seguirne l’ordine di scrittura, unendoli a suo piacimento per costruirsi giudizi preconcetti privi di ogni attendibilità.
          Nel mio primo commento, di risposta al suo (e se lo rilegga il suo e lo capisca, prima di tentare di capire quelli degli altri) frasi quali: BAMBINESCHI EGOISTICI MOTIVI, FRATELLI DI MALVAGIE CONGREGAZIONI POLITICHE AVVERSE, MA ANCHE VICINI, GUIDATA, INSTRADATA, MA SOPRATTUTTO SOTTOMESSA AL “DICTATUS PAPAE”, sono tutte collegate alle asserzioni del suo commento (e lei non se ne è nemmeno accorto), ma ciò che lei non ha (volutamente) notato è che sono TUTTE FRASI PRECEDENTI al suo tanto affascinato PAPA RE.
          Nel secondo commento ho tentato di esplicitarLe nuovamente il “mio” concetto, al femminile e al maschile, unendovi ulteriori aggettivi qualificativi ma il risultato finale vedo che non è cambiato ne migliorato.
          Altrettanto scorretto da parte sua, il maldestro quanto inutile tentativo di indurmi a palesare su ciò che non è da me volutamente esplicitato in attesa degli sviluppi di questa crisi comunale, ma che noto le crea tanta passione e ardore da renderla roso interiormente e da farne suo unico fine ultimo.
          Ha avuto e ha occhi solo per ciò che più le sta a cuore, IL “NOME” DEL PAPA RE, ma le ho risposto e faccio un nuovo estremo tentativo chiarificatore “sempre” riagganciandomi ai precedenti commenti: “Vi sono diversi Papi e Papesse (spero che ora le sia più chiaro che è più di uno, anche se immagino che la cosa la deluderà e mi riferisco al suo “FALLO ‘STO NOME”, obbligatoriamente al singolare e presumo al maschile) che gradirei non ritrovare in un futuro consiglio comunale, e alla pari può essere esteso in ogni ambito sempre politico”.
          La chiusura del commento le è già nota: lei, come me e tutti, dovrà attendere lo scadere dei venti giorni e le è del tutto inutile arrovellarsi più di tanto.
          Se poi non resiste è ha lei qualche nome da esternare sono tutto orecchi.

          • Hai rifatto il sermoncino… cerchi di arrampicarti sullo specchio… alludendo hai scagliato la pietra… ma il nome non lo fai, non ci girare più attorno: semplicemente.
            HAI PAURA.

  • Credo che di cera, di sciolina e di pece su quest’amministrazione se ne sia buttata fin troppa.
    A costoro che si lagnano, ciò che “maggiormente dispiace” è più il “mancato rientro” della processione (inteso come “scioglimento” della stessa) che non il non camminare.
    Questo perché anche se “strascinata” per bambineschi egoistici motivi, codesta amministrazione ha camminato meglio, lungamente, a volte speditamente su alcuni indirizzi, ma specialmente in direzione opposta e diversa da quella che vorrebbero determinati “fratelli di malvagie congregazioni politiche” avverse, ma anche vicini, guidata, instradata, ma sopratutto sottomessa al “Dictatus papae”.
    Dogmi di fede “demoniaci, malefici e dannosi” imposti e coercitivi alla propria libera decisione di governo e che la città ha ben inquadrato e a cui si dovrà far da subito quadrato per evitare il ritorno del Papa Re.

  • Il sindaco deve andare avanti a garanzia e sostegno di coloro che hanno a cuore Sulmona

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