OGNISSANTI, PROCESSIONE SENZA LA FASCIA TRICOLORE
La processione di Ognissanti a Sulmona ha preso le mosse alle 13.30 dalla chiesa della Trinità in corso Ovidio, per attraversare l’intero centro storico ed arrivare al cimitero. A aprire il corteo, come ogni anno, è stato il complesso bandistico Città di Introdacqua sulle note di “Una lacrima sulla tomba di mia madre”, che scandisce il tono del rito del 1° novembre. Al rito processionale, organizzato dall’Arciconfraternita della Santissima Trinità, ha partecipato anche una delegazione della Confraternita di Santa Maria di Loreto.
Non c’è stata la fascia tricolore poiché il sindaco dimissionario, Gianfranco Di Piero, ha infatti deciso di non partecipare al corteo, visto il difficile momento politico che sta attraversando la città. A rappresentare il Comune c’era il presidente del consiglio, Cristiano Gerosolimo, accompagnato dal comandante della polizia locale, Domenico Giannetta, a condurre il gonfalone della città di Sulmona, decorato a Medaglia d’Argento al Valor Militare. Una processione nel segno del raccoglimento, del silenzio e della preghiera, ma soprattutto del ricordo per i cari estinti, caratterizzata dal tradizionale struscio del Venerdì Santo. I simboli sono stati le corone, in segno di omaggio per tutti i defunti, i lampioni ed il tronco trinitario, la grande croce realizzata dall’orafo Nicola Gizzi nel 1750, portata da Pierfrancesco Carrozza. In processione anche la croce lignea ed i piccoli dell’Arciconfraternita, anche nell’ottica del ricambio generazionale. Presenti il rettore del pio sodalizio, Raffaele Carrozza, il cappellano dei trinitari, don Gilberto Uscategui, ed il parroco della chiesa di Santa Maria della Tomba, don Ramon Peralta. All’arrivo al cimitero, è stata deposta una corona di alloro ai caduti di tutte le guerre. Questo momento è stato anticipato a ieri in quanto, per la prima volta, è stata abolita la cerimonia della commemorazione dei defunti, che si sarebbe dovuta svolgere oggi. Per l’occasione erano presenti le associazioni combattentistiche e d’arma. A causa della pioggia, il vescovo Michele Fusco è stato costretto a celebrare la messa a ranghi ridotti. La processione ha fatto poi rientro nella chiesa trinitaria.