AMMINISTRATORI BRAVA GENTE

di Massimo di Paolo –  Si combatte quando ci sono principi, valori, ideali e condizioni da difendere. Ultimo Consiglio comunale. Il clima era da “lumini accesi” ricco di soffusa e mesta rassegnazione.

Amministratori, brava gente, quelli di ieri. Spenti ed ossequiosi incapaci di dire tutta la verità. Di come sono andate le cose nella realtà, di come si è polverizzato ogni intento, ogni promessa, ogni giuramento.

Tutti; tutti con il perbenismo fatto parola; delicati, attenti a non dire, pronti a creare possibilità altre pur di restare. Incapaci di sciogliere un Consiglio comunale come atto ultimo, come spunto di orgoglio e come evidenza di responsabilità collettiva. Un gesto per licenziare definitivamente, a Sulmona, una condizione politica corrotta nelle prassi, marcia da anni; oggi governata da bamboccioni che si atteggiano a cultori della materia e dettano, da lontano, gli interventi da leggere. Uno scioglimento fatto all’unanimità doveva essere. Occorreva un taglio radicale, senza anestesia, foriero di un progetto di unità collettiva in grado di curare la città. Spiegato, condiviso, sancito, ratificato dalle firme di tutti. Tutti indistintamente !

Qualcuno ha detto che occorre ringraziare chi offre la disponibilità per amministrare. È una menzogna. Chi vuole dare la disponibilità per ricoprire cariche deve avere la coscienza pulita, libera; deve avere consapevolezza di cosa occorre per gestire faccende complesse. E deve avere l’onestà per dirsi: io non sono adatto.Non basta saper leggere e scrivere. Non basta il latino per conservare il posto nella torre d’avorio. Occorre altro. Chi offre la disponibilità deve avere autonomia, forza, capacità organizzative,coraggio, leadership, visione, competenze. Il bamboccione che ha fatto da suggeritore nascosto, protetto e acquattato privo di esperienze, di studio, di impegno, di lavoro; doveva ricordare che il ruolo di Sindaco è molto più impegnativo di quanto si possa credere. Il barbiere ti fa bello, il vino ti fa allegro, il suggeritore ti fa fesso.

I significati: il fallimento non è stata una questione di numeri o una questione politica è stata una questione di persone. Il Conte Ugolino tradì e fu a sua volta tradito; parole di infamia; alleanze negate, riconoscimenti mancati, ideali sviliti. Ma non si è trattato solo di abbandoni e tradimenti. Gli effetti sono stati evidenti fin da subito: l’azzeramento di una sintesi politica che non ha permesso la definizione di un metodo di lavoro e di una progressione operativa dal punto di vista amministrativo. Un gioco era diventata l’esperienza “Di Piero”; un gioco a fare i politici tra unasorta di correntismo doroteo e un centralismo burocratico che ha bloccato ogni forma di operatività concreta. Si dice che la “cazzimma” non ha permesso la strutturazione di un programma di governo; la trasformazione degli avversari in risorse; la definizione di obiettivi concreti; di temi da trasformare in progetti, in procedure amministrative e in azioni attuative.

Quella avvenuta è stata ed è una crisi di merito. Le persone si sono “scannate” perché sono mancate le capacità. La macelleria,politica e personale, si è andata strutturando sulla convinzione che per fare “riacquistare credibilità alla città”, per avere un “governo delle trasformazioni”, per “dissodare il campo” bastassero parole, senso critico, enfasi. Occorreva altro. Occorre altro. Oggi non è più possibile, ma neppure auspicabile, riportare tutto a dimensioni istituzionali cavando dal cilindro una nuova maggioranza. A meno che non si voglia un “sepolcro imbiancato”.

Nello sport il comportamento in campo è il dato più significativo. Certo, il risultato resta sempre la cosa più importante ma, come sempre si dice: le vittorie vengono di conseguenza. Se giochi bene, vinci. Questa amministrazione ha perso su tutti i frontiperché ha giocato male, ed è già stata etichettata dalle piazze, dalla gente, dai cittadini tra le peggiori della storia, non solo recente, di Sulmona. Purtroppo.

I fatti: 40 giorni di agonia per consultazioni e traccheggi politici. La italica Sabina Guzzanti gli avrebbe detto: a Gianfrà, il mercante in fiera è un gioco bellissimo!

C’è poi l’elenco delle cose realizzate, lette e scandite. Un atto imbarazzante.  Alcune, già avviate da altre amministrazioni, solo da scaldare al microonde. Altre, un semplice esercizio di partecipazione correlate alle prassi regionali e provinciali. Ma soprattutto, tutte prive di quell’agente di trasformazione che doveva realizzare la “missione Sulmona!”. Un Vello d’oro per ammantare, per curare ogni insipienza, per rammendare ogni mancanza.

In un intervento, durante il Consiglio, si è sentito dire: “Roma non si è fatta in un giorno, costruire richiede tempo ed energie”. È vero. Ma il tempo è passato e sembra che le energie non ci sianomai state.

7 thoughts on “AMMINISTRATORI BRAVA GENTE

  • Lorenzo ma riesci a capire quello che leggi? Forse e’ un po’ troppo difficile e le chiami poesie . Stai tranquillo rileggi la seconda la terza la quarta volta vedrai che riuscirai a capire sempre di più !
    Se non riesci proprio allora devi restare vicino al Cogesa e controllare

  • Di Paolo fai i nomi nei tuoi pezzi molto articolato e interessanti . Sei molto bene informato e fai collegamenti di spessore ma se aggiungi nomi e cognomi andrà meglio buon lavoro

  • È andata molto peggio di quanto riportato nell’articolo tutti a casa prima possibile . Commissario e poi si rivota sapendo bene chi si vota. Niente due anni di niente. La città impresentabile

  • Mi continuo a chiedere perché a rete Abruzzo continuate a scrivere poesie invece di descrivere in dettaglio con nomi e responsabilità cosa è successo.
    Spiegare senza poetizzare senza giudicare ma con precisione e fatti concreti.
    Nessun indipendente sano vorrebbe aver a che fare con questi inetti e il giornalismo provinciale e impreciso non aiuta.
    Dai trovate voi una brava persona a cui piacciano le poesie e le soap opera !!!!

  • la cazzimma perchè si è litigato tanto e fatto poco? Io credo che non si è voluto fare per non creare dissapori. Una amministrazione ferma su tanti settori ora non si vuole il commissario ma forse proprio una figura neutrale riesce a fare almeno l’ordinario .

  • Analisi spietata ma vera ieri il consiglio era di una povertà infinita
    Privo di ogni tentativo di analisi forse solo Masci si è distinto ma non hm fino in fondo

  • Quanto rosichi massimì, per non essere stato votato? Tanto, e si vede…

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