IL BLUFF DELLE DIMISSIONI

A distanza di 38 giorni dall’apertura formale della crisi si arriva in consiglio ma solo su richiesta della minoranza. Più di cinque settimane non sono bastate al sindaco per riempire “la voragine” venutasi a creare con l’addio di Teresa Nannarone e dei coniugi Proietti, ed a nulla è servita la disponibilità di Gianluca Petrella di entrare in maggioranza. E sì perché il consigliere della frazione di Bagnaturo non garantisce la stabilità necessaria per una navigazione amministrativa duratura. A quel punto il sindaco ha provato a convincere il Pd a rinunciare al suo vice sindaco Franco Casciani ma Michele Fina si è dichiarato irremovibile, mettendo Di Piero con le spalle al muro. Ed allora ecco materializzarsi lo spettro delle dimissioni del sindaco che pare abbia deciso di rassegnate domani. Dopo 38 giorni però il tema è se si tratta di dimissioni vere oppure di un gioco di prestigio pensato da Di Piero per guadagnare ulteriore tempo nella speranza che arrivi il “miracolo divino”. E già perché voci sempre più insistenti parlano di azzeramento della giunta e successive dimissioni ed allora la domanda è lecita: se un sindaco si dimette che bisogno ha di azzerare la giunta? Ecco allora il gioco di prestigio,  le dimissioni bluff con la speranza che qualcuno abbocchi!

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