LA CAMPAGNA PRESIDENZIALE DI RON DESANTIS PARTE DA BOSTON, CON UNA CENA ABRUZZESE NEL RISTORANTE DELL’IMPRENDITORE FRATTAROLI
Il suo obiettivo è la Casa Bianca, ma prima di assumere il ruolo di sfidante ufficiale del candidato del Partito Democratico, dovrà vincere la dura sfida in casa con Donald Trump. Ron DeSantis 45 anni, origini abruzzesi e attuale governatore della Florida, è sicuro di vincere entrambe le sfide e diventare così, il 47esimo presidente della storia degli Stati Uniti d’America. Lo ha ribadito lunedì sera nel corso della conviviale elettorale che si è tenuta a Boston, nel ristorante dello chef e imprenditore sulmonese, Filippo Frattaroli, che per un giorno è diventato il centro della politica americana.
Alla cena organizzata da Frattaroli per raccogliere fondi per la campagna presidenziale, erano presenti tutti i più facoltosi imprenditori di Boston, molti dei quali originari dell’Abruzzo e della Valle Peligna, le famiglie più ricche e i più noti politici del Massachusetts che hanno voluto dimostrare il loro sostegno al candidato repubblicano con sostanziosi assegni. In 24 hanno donato 24 mila dollari e per loro è stato riservato un trattamento particolare con un “face to face”, come dicono gli americani, di circa mezz’ora con Ron De Santis. Avere l’onore di sedersi allo stesso tavolo del candidato alla presidenza degli Stati Uniti costa caro. Gli altri invitati, anche loro divisi per fasce, hanno sborsato 11.600 dollari, 3.300 dollari con i più “poveri”, che hanno donato 1.000 dollari. Anche se il più felice di tutti è stato Filippo Frattaroli che ha ricevuto i complimenti di Ron DeSantis e la promessa che sarà nel suo ristorante Sei Stelle di Sulmona da presidente degli Stati Uniti
“È arrivato con la sua auto scortato da 23 poliziotti, con lui in macchina c’erano la moglie e il figlio di 5 anni e io li ho fatti parcheggiare nel mio garage. Per me è stato un sogno vederli entrare nel mio ristorante e accompagnarli nella sala dove ho fatto dipingere un affresco che ritrae alcuni presidenti degli Stati Uniti tra i quali Bush, Kennedy e altri ancora; lui mi ha detto: la prossima volta che vengo a trovarti voglio vedere anche la mia faccia perché io sarò il prossimo presidente degli Stati Uniti”. Frattaroli con la voce rotta dall’emozione rivela poi di essersi appartato per consegnargli i documenti che ricostruivano e testimoniavano le sue origini peligne, tra questi anche le lettere d’invito dei sindaci di Pratola Peligna e di Bugnara, Antonella Di Nino e Domenico Taglieri. “Ci siamo appartati come due vecchi amici, io e lui dietro al bancone del bar e gli ho consegnato tutti i documenti che lui ha subito dato alla moglie, rimasta stupita anche lei dalla storia che non conosceva. Gli ho detto che mio nonno e suo nonno erano amici nati entrambi Bugnara e che sua nonna Viola Petrella, morta nel 2017 era stata molte volte in visita a Pratola Peligna. Una serata per me indimenticabile e quando è andato via gli ho consegnato una cassa di Montepulciano che si chiama Ambasciatore d’Abruzzo con l’etichetta che raffigura il Guerriero di Capestrano”.
LA CENA ABRUZZESE
Alla conviviale hanno partecipato circa 200 invitati. Una cena dove i prodotti abruzzesi sono stati i veri protagonisti: arrosticini, porchetta e pizzelle che hanno riscosso un grande successo tra gli invitati tanto che lo stesso DeSantis è rimasto deliziato dal gusto particolare dei prodotti della sua terra d’origine che, ha detto, non mangiava da tempo. Tra gli altri piatti preparati dallo chef Domenico, I funghi del pastore, involtini con mozzarella e prosciutto, pomodorini ripieni, cozze farcite, pecorino cucinato alla griglia, ravioli fatti in casa con il sugo d’aragosta, farfallette ai 4 formaggi, tagliata di bue con profumo di tartufo peligno. Il tutto bagnato da Pecorino e Montepulciano Frattaroli e Cerasuolo Preasidium di Prezza.
ALBERO GENEALOGICO DI RON DESANTIS