INCHIESTA SGARBI, NELLA LISTA DELLE MANIFESTAZIONI C’È ANCHE IL PREMIO SULMONA
Rischia di diventare esplosiva e molto calda anche per Sulmona la notizia apparsa su «Il Fatto Quotidiano» sull’onorevole Vittorio Sgarbi retribuito per aver svolto attività divulgative anche durante la sua carica istituzionale di Sottosegretario alla Cultura. Con le sue capacità di storico e di uomo immagine, Sgarbi ritiene giusto ricevere un onorario per le sue presenze che “illuminano” eventi, momenti di cultura e approfondimenti. Gli eventi a pagamento dall’inizio del 2023 sarebbero 28 per circa 214 mila euro di compensi, cinque ancora da confermare con un valore complessivo di oltre 40 mila euro, Senza contare i rimborsi spesa e di viaggio incassati nelle varie iniziative culturali alle quali l’onorevole ha partecipato. Certo, l’attrito sorge immediato nei principi che sanciscono l’etica pubblica a cui i rappresentanti dello Stato dovrebbero tener fede e l’interesse privato che spinge a rappresentarsi quando i momenti sono favorevoli come liberi professionisti. Prendere onorari con incarichi pubblici non è possibile né corretto. Certo è che l’imbarazzo resta alto e a noi sulmonesi legati al Premio Sulmona scende un brivido nella schiena perché pare che di onorario si sia trattato anche nella città ovidiana; se con fattura o senza fattura questo è ancora da verificare. Al momento sappiamo, da notizie certe, che Sgarbi costa alla manifestazione cittadina 4mila euro a edizione. Oltre il brivido sorge anche la pelle d’oca potendo, la questione, coinvolgere chi ha elargito la somma all’onorevole, infatti i vertici del Premio per “rivoli giuridici” potrebbero essere coinvolti nella faccenda. A sentire le dichiarazioni del Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, tutta la documentazione è stata consegnata all’Antitrust, anche se la vicenda potrebbe allargarsi come le ombre che sono scese sulla nostra iniziativa cittadina.
bene,e’ l’italietta,un pregiudicato,pluricondannato,anche per truffa allo stato, procedimenti per evasione fiscale,di tutto di piu’,sottosegretario, seconda categoria delle cariche della repubblica italiana,minuscola di rigore,accade solo da noi,paese dell’incontrario,anche nei Paesi in via di sviluppo tali personaggi (illusionisti televisivi) non sono ammessi,nessuna comprensione,si nascondono per il timore di essere presi a pedate,Legalita’ diffusa per uscire dalla palude,e basta,o no?
Bisognerebbe indagare se ha preso soldi in nero anche per andare a Castel di Sangro nottetempo a dire a pagamento le puttanate che gli sfortunati locali vogliono sentire, poi chi glieli ha dati e dove sono stati presi. Lo stesso come chi lo ha pagato per andare a farsi foto a Roma.
Soldi ben spesi se messi a confronto con come li spendono al Cogesa !!!!!