TRANSUMANZA “PORTA DEI PARCHI” MODELLO PER LA GIORDANIA
Modello di multifunzionalità in agricoltura: l’azienda ‘La Porta dei Parchi’ è stata una delle tappe del viaggio studi che una delegazione di rappresentanti del governo e del mondo imprenditoriale della Giordania, coordinata dalla FAO, sta svolgendo in Italia in questi giorni, con il preciso obiettivo di rafforzare i legami tra le produzioni agricole locali e le pratiche agrituristiche. Il progetto – che vede la partecipazione dei rappresentanti dei Ministeri dell’Agricoltura e del Turismo giordano, delle associazioni di categoria nel settore del turismo, della ristorazione e dei produttori agricoli, della Società per la conservazione della natura e delle aziende agrituristiche – intende sostenere lo scambio di know-how e delle migliori pratiche tra i paesi del Mediterraneo meridionale e orientale. Tre le filiere identificate come centrali quelle dell’olio d’oliva, dei latticini e del melograno, soprattutto per il loro potenziale sviluppo nel settore dell’ospitalità gastronomica. Il bioagriturismo ‘La Porta dei Parchi’ è stato quindi selezionato in quanto caso di successo e antesignano della multifunzionalità in agricoltura. Ad ospitare la delegazione, accompagnata da Giuseppe Orefice fondatore di Agrigiochiamo, partner italiano del progetto e da Margherita Rizzuto – founder e project manager della società AgriCulturaLab -, sono stati Manuela Cozzi e Nunzio Marcelli, founder del bioagriturismo e Rita Salvatore ricercatrice della Università di Teramo, attualmente impegnata in un progetto di ricerca su ‘turisti transumanti’ in partenariato con il bioagriturismo.