OPERAIO SI FERISCE IN UN CANTIERE, ARRIVA LA CONDANNA PER IL TITOLARE 90ENNE
Era finito sotto processo perché in qualità di titolare della ditta, era stato ritenuto giuridicamente responsabile dell’incidente che era avvenuto nel cantiere che era stato aperto sugli impianti sciistici di Roccaraso. Ieri per Giorgio Signorelli, 90enne, originario di Viterbo, è arrivata la condanna: quattro mesi di reclusione più il pagamento delle spese processuali oltre a una sanzione da 17200 euro per l’impresa in qualità di persona giuridica. Come detto, l’imputato nonostante la veneranda età, è stato processato in qualità di rappresentante legale e amministratore unico di un’impresa che ha sede legale a Roma e che si occupa della gestione di funicolari e seggiovie e della battitura delle piste da sci. La Procura gli ha contestato la colpa di aver provocato le lesioni colpose di un operaio. L’incidente si sarebbe verificato mentre il lavoratore era impegnato sul mezzo battipista. Era intento a rimuovere un cumulo di neve, in corrispondenza della stazione intermedia della cabinovia, per consentire al mezzo, di accedere al punto dove eseguire l’operazione. Uscito dalla cabina, sarebbe salito sui cingoli, sfilando il perno che teneva bloccato in verticale il braccio del verricello. A quel punto, il sistema a barre rigide del verricello, si sarebbe chiuso all’improvviso, schiacciando il dito dell’operario. L’uomo aveva riportato un trauma da schiacciamento al secondo dito della mano sinistra, con frattura della falange con 85 giorni di malattia e un grado di invalidità del 3%. A 90 anni, per il titolare dell’impresa, è arrivata la condanna che, naturalmente, è stata sospesa.