CARCERE E INTEGRAZIONE, 80 DETENUTI DI SULMONA DIVENTANO FALEGNAMI
Un percorso di formazione per ottanta dei detenuti del carcere di Sulmona che ha dato i suoi frutti; gli ottanta reclusi dell’istituto penitenziario del capoluogo peligno hanno acquisito la qualifica professionale di falegname; un attestato valido su tutto il territorio italiano. Grazie al progetto MILIA – Modelli sperimentali di intervento per il lavoro e l’inclusione attiva delle persone in esecuzione penale – realizzato dalla Regione Abruzzo e in collaborazione con il ministero di Grazia e Giustizia e le regioni Puglia, Toscana e Sardegna. Proprio a Sulmona durante l’evento “Sarò quello che costruisco”, nel Palazzo dell’Annunziata, giovedì 19 ottobre alle 10, verranno mostrate le creazioni del progetto e tutto ciò che il corso ha permesso loro di realizzare. Presenti alla manifestazione l’assessore regionale alle Politiche Sociali, Pietro Quaresimale, il direttore del Dipartimento della Presidenza, Emanuela Grimaldi, l’Autorità di Gestione dei Fondi Fesr-Fse, Carmine Cipollone, il capo Dipartimento del Ministero della Giustizia, Ettore Sala, il direttore dell’istituto penitenziario di Sulmona, Stefano Liberatore. Prevista, nella stessa mattinata, anche l’esposizione di prototipi di arredi, sempre prodotti nel corso della formazione, che potranno essere utilizzati nelle carceri italiane. Un progetto che fa parte del Programma Operativo Nazionale Inclusione, e finanziato con 750 mila euro, che si colloca nel contesto delle iniziative avviate in Italia per la realizzazione di misure e interventi innovativi finalizzati a migliorare l’offerta formativa e lavorativa all’interno degli istituti di pena. L’ obiettivo è dunque dare un futuro lavorativo concreto e gettare le basi per una nuova vita, così da integrare i “nuovi falegnami” nella società e far scoprire loro la bellezza dell’artigianato.