DAL GIAPPONE STORIE MEMORABILI TRA ARTE E FUMETTO
di Massimo di Paolo – Dal Giappone al mondo occidentale come una lenta marea che nel tempo è montata, coinvolgendo milioni di seguaci, aumentando interessi, passioni e significati. Il fumetto manga con un suo stile e con una sua ritualità compositiva; la sua grafica, la propria composizione, le storie e i racconti. Una attività marginale e di nicchia diventata arte di culto tra filosofia, disegno, grafica e tradizioni giapponesi. I manga, termine che nella sua traduzione letterale vuol dire “immagini derisorie”, indicavano la fumettistica di ogni tipo che, dagli anni 50, ha occupato lo spazio più significativo dell’industria editoriale giapponese. I Mangaka (fumettisti) stampavano quasi sempre in bianco e nero con una tendenza ad illustrare e a non spiegare il racconto. Arte raffinata per composizione e uso di carte e inchiostri pregiati. Il manga si legge al contrario rispetto al fumetto occidentale, cioè partendo da quella che per noi è l’ultima pagina con rilegatura a destra; analogamente le vignette si leggono da destra verso sinistra e sempre e comunque dall’alto verso il basso.
Il tempo porta trasmutazioni, evoluzioni; nascono talenti, visionari ed artisti che fanno nascere tendenze, filoni, assetti e nuove scuole. Yoshihiro Tatsumi tra i più citati e riconosciuti artisti del settore.
Un mentore tra i fumettisti e i cultori del settore. Diventa l’iniziatore del genere Gekiga, letteralmente “immagini drammatiche”, un genere che fa evolvere la tradizione manga nello stile, nelle grafiche, nei riferimenti culturali e storici diventando fumetto per un pubblico adulto.
Coniato nel 1957 ma è dagli anni sessanta che il genere gekiga cresce e si sviluppa. I primi lavori di Yoshihiro Tatsumi indirizzati a rappresentare il Giappone in rovina occupato dai soldati americani. Le opere vengono tradotte in varie lingue e raggiungono un successo inimmaginabile. Numerosi i premi internazionali e i riconoscimenti artistici; bellissimo il lungometraggio d’animazione sulla sua vita e sulle sue opere brevi. Il film, intitolato “Tatsumi”, è stato diretto dal regista Eric Khoo, testimonia come si è giunti ad una rivoluzione dei manga ispirando autori di tutto il mondo.
“Libri & Visione” suggerisce la lettura di: Crocevia, edito da Coconico Press -Fantango-
Sei racconti dai toni crudi, poetici, malinconici. Tatsumi mette in scena la vita dei reietti nelle metropoli giapponesi degli anni sessanta: marginalizzazioni, solitudini tra dimensione onirica e realismo. Crocevia: una delle opere più rappresentative con forti orientamenti all’approfondimento psicologico, da leggere e “scorrere” con i racconti gekiga che hanno ispirato le story telling più moderne.
Di Yoshiharu Tsuge, Fiori Rossi, Oblomov edizioni. Per gli appassionati o per chi vuole accostarsi alla tradizione del fumetto giapponese attraverso uno dei padri fondatori ,“la leggenda”, del gekiga. Dalla vita mitologica tra eremitaggio, dissolvenze e cultura enciclopedica. Classe 1937, portatore di una narrazione asciutta tra poesia e durezza, contro la società efficientista narra dei vinti e dei perdenti. Fiori Rossi: tradotto con estrema cura e perfezionismo per cercare di non perdere nulla di quella letteratura giapponese fatta di nebbie, veli e sottili metafore narrative. Piccole storie memorabili, rappresentate non da gag, deformazioni o amplificazioni del fumetto che fa ridere, ma da una rappresentazione della realtà attraverso la drammaticità dei primi piani che rappresentano emozioni e stati d’animo attraverso il volto; per cogliere e capire le dimensioni psicologiche di personaggi che lottano per vivere.