PROTOCOLLO D’INTESA PER LAVORO E SANITA’, MA INSORGE LA BIANCHI: “ESCLUSE LE COMMISSIONI”
Il sindaco di Sulmona, Gianfranco Di Piero, ha firmato questa mattina con i sindacati Cgil, Cisl, Uil un protocollo d’intesa che impegna l’amministrazione comunale ad istituire un tavolo per la sanità e le politiche sociali ed un tavolo del lavoro. “Ritengo questa intesa molto significativa per affrontare con sempre maggiore ed efficace impegno nodi rilevanti che investono diversi settori”, afferma Di Piero. Inoltre le organizzazioni sindacali saranno consultate su politiche dei redditi, fisco, politiche sociali, politiche di genere. Un protocollo d’intesa che il sindaco ritiene importante, ma esprime stupore l’ex consigliere comunale Elisabetta Bianchi, referente di Direzione Sulmona, perché “escluderebbe le commissioni”. “Stupisce che i gruppi politici rappresentati in consiglio comunale non insorgano”, afferma Bianchi, “dato per scontato che sia cosa buona e giusta la finalità di riconoscere l’autorevolezza dell’interlocuzione con i sindacati, ciò che vale la pena di rimarcare è il metodo di lavoro che esclude il consiglio comunale e le sue articolazioni e cioè le commissioni consiliari, a tutt’oggi ancora paralizzate nell’indifferenza generale, dal definire sia i punti del protocollo che dalla possibilità delle interlocuzioni con le sigle sindacali alle quali aggiungerei anche le associazioni di ogni settore”, prosegue, “l’ascolto infatti non deve essere circoscritto alle segrete stanze appannaggio degli assessori ma deve essere promosso come prerogativa irrinunciabile di ogni gruppo consiliare che siede nelle apposite commissioni pubbliche ove siedono membri eletti per ciascun ambito di intervento con potere deliberativo e proponente. Infatti sono proprio le commissioni consiliari in cui siedono i consiglieri eletti dai cittadini, la sede istituzionale che le ogni associazione dovrebbe pretendere di incontrare per promuovere le proprie proposte. Confidiamo in un sussulto di orgoglio da parte dei gruppi consiliari defraudati di fatto dalle importantissime possibilità di dare il loro contributo in ambiti irrinunciabili quali per esempio lavoro e sanità per riportare il consiglio comunale alla centralità della pianificazione che merita e che gli spetta per legge. A meno che questa delibera di giunta non sia meramente preparatoria di qualche nuovo scranno giuntale a dispetto delle rappresentanze politiche consiliari; in tal caso saremmo legittimati a pensare che così come i consiglieri si rifaranno il letto, così ci si dovranno addormentare”, conclude.