EREDITÀ CONTESA A PRATOLA, SPUNTANO QUATTRO TESTAMENTI
Spuntano come funghi i testamenti che un’anziana di 90 anni di Pratola Peligna, deceduta la scorsa settimana, avrebbe firmato a persone da lei individuate come eredi del suo consistente patrimonio. Si parla di oltre un milione di euro tra immobili di proprietà e denaro contante che l’anziana avrebbe messo a disposizione dei suoi eredi. Dopo il testamento lasciato a favore del fratello e della figlia della sua dirimpettaia che le faceva anche da badante, nel giro di qualche mese, l’anziana ne avrebbe firmato altre due a favore di alcuni nipoti alcuni dei quali risulterebbero al momento indagati per circonvenzione di persona incapace dopo che le avrebbero sottratto dal suo conto in banca prima che la donna morisse, la consistente cifra di 450 mila euro. Una vicenda sulla quale è stata aperta un’inchiesta in cui risultano indagate 5 persone, che viaggia parallelamente alla lotta che si è aperta per mettere le mani sul suo patrimonio, tra l’erede individuato dalla legge, che è il fratello, e tutte le altre persone alle quali l’anziana avrebbe intestato i suoi averi con un regolare testamento. Da alcune indiscrezioni emerse in questi ultimi giorni sembrerebbe che l’anziana avesse firmato un testamento a favore di tutti quelli che le hanno offerto compagnia e un tetto sicuro sotto il quale trascorrere gli ultimi anni della sua vita. Aveva il terrore di restare sola e tra il 2020 e il 2021 avrebbe sottoscritto testamenti in serie arrivandone a firmare almeno quattro in cui nominava ogni volta persone diverse quali eredi del suo patrimonio che, a questo punto, spetterebbe alla persona che ha il testamento con la data più recente. Ma vista la complessità della vicenda e il fatto che l’anziana in qualche certificazione medica risulterebbe incapace di intendere e volere, il giudice potrebbe arrivare ad annullare tutti i testamenti proclamando erede universale il congiunto più prossimo che è il fratello. A meno che tutti gli eredi non trovino un accordo tra loro per dividersi il patrimonio. Cosa assai improbabile, alla luce delle denunce e delle accuse, anche molto pesanti che sono volate tra gli eredi e presunti tali, in questi ultimi mesi e che hanno portato la procura a interessarsi della vicenda.