GEMELLAGGIO IN NOME DI S.EUSTACHIO, CONTINUA IL CAMMINO DELLE CITTA’ EUSTACHIANE

Nel segno del dialogo e della pace, continua il percorso di Gemellaggio intrapreso di recente tra Campo di Giove e Matera nel nome di Sant’Eustachio Martire, patrono di entrambe le cittadine. Una tappa importante è stata quella del 30 settembre e 1° ottobre scorsi, quando Campo di Giove ha ospitato le parrocchie dei comuni di Acquaviva delle Fonti (BA), Torella dei Lombardi ( AV ), Scanno (AQ), Tocco da Casauria ( PE ), Matera con cui ha stretto il Patto di amicizia civile, e i rispettivi parroci Don Mimmo Giannuzzi, Don Carmine Fischetti, Don Joseph Mazola Aynapa, Don Michele Persichitti. L’incontro dei vescovi Antonio Giuseppe Caiazzo di Matera e Michele Fusco di Sulmona-Valva, ha sugellato il cammino di gemellaggio intrapreso e ha sottolineato la consapevolezza di far parte di un’unica comunità, nella quale le differenze si integrano e diventano oggetto di confronto e di crescita. L’intenso programma delle due giornate ha avuto inizio con l’accoglienza delle delegazioni, ospitate presso la Basilica di San Panfilo in Sulmona dove Don Magloire Nkounga Tagne, parroco di Sant’Eustachio di Campo di Giove e SS. Salvatore di Cansano, ha espresso il piacere delle parrocchie ad accogliere questo cammino virtuoso che ci fa più che mai cristiani, spiegando che, essere Chiesa significa “comunione” di esperienze, di condivisione, di fede e amore. Al termine dell’incontro il vescovo di Sulmona ha benedetto il percorso avviato in nome di Sant’Eustachio, elogiando le parrocchie interessate al cammino sinodale in onore del comune santo patrono. Altrettanto significativo l’incontro tra i sindaci Michele Di Gesualdo, di Campo di Giove, Domenico Bennardi di Matera, Riziero Zaccagnini di Tocco da Casauria, Marco Lenoci di Acquaviva delle Fonti e l’assessore Antonietta Perrotti di Torella dei Lombardi, Armando Ciarletta delegato del sindaco di Scanno. Tutti consapevoli e fiduciosi che buoni frutti nasceranno tra i loro Comuni dalle iniziative che, in seguito, si potranno sviluppare imparando a conoscere le caratteristiche dei reciproci territori, la storia che ha plasmato i caratteri e le attività in essere dei cittadini . Un ottimo proposito che parte dal particolare e può ampliarsi anche oltre confine, abolisce le frontiere, si evolve e contribuisce a raggiungere l’obiettivo di un’ apertura “all’ altro”. La rete delle cittadine interessate si sta ampliando sempre di più e proseguirà verso Roma, presso la Basilica di Sant’Eustachio, luogo del prossimo appuntamento. È qualcosa di veramente miracoloso l’interesse che sta suscitando questo percorso civile e religioso sulla figura del santo. Iniziato quasi per caso, sta conquistando, a mano, a mano gli animi di tutti : fede, amore, carità cristiana sono, in ogni occasione, i temi proposti ; essi rappresentano la prerogativa di una crescente conoscenza reciproca per gettare le basi e vivere concrete esperienze di comunione fraterna.