MAFIA DEI PASCOLI: NUOVA INTERROGAZIONE DELLA SENATRICE DI GIROLAMO (M5S)
“La mafia dei pascoli è un fenomeno allarmante. Per quanto riguarda la nostra Regione già un report del 2018, predisposto da un gruppo di ricerca dell’università de L’Aquila, ne denunciava la crescente pericolosità”.
Così la Senatrice sulmonese Gabriella Di Girolamo, che proprio nella giornata di ieri ha depositato una nuova interrogazione al Governo, commenta la maxi operazione “Transumanza” portata a termine nei giorni scorsi dalla Guardia di Finanza di Pescara sotto il diretto coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia (DDA) della Procura de L’Aquila.
“Già all’inizio di questa legislatura avevo depositato un’interrogazione sul tema, proprio perché la semplicità con cui si accede all’erogazione dei contributi
comunitari e la mancanza di controlli rigorosi rendono il sistema dei fondi europei in ambito agricolo un vero e proprio business per le organizzazioni criminali”. “L’ingerenza delle associazioni mafiose nel settore è una vera e propria piaga che si espande a macchia d’olio su tutto il territorio nazionale, come facilmente intuibile dagli esiti del maxi processo sulla “mafia dei Nebrodi”, conclusosi neanche un anno fa. Un sentito ringraziamento da parte mia e del Movimento che rappresento alle forze dell’ordine e ai magistrati che hanno condotto la maxi operazione “Transumanza” e che quotidianamente si impegnano per arginare questo meccanismo criminale”.
“La politica – conclude la Senatrice – è chiamata a fare la sua parte senza alcun tentennamento. Ho chiesto quindi nuovamente ai ministri interessati di mettere in campo tutte le più opportune iniziative affinché vengano adottati provvedimenti mirati al contrasto e all’eliminazione di tale fenomeno”.
La Mafia, però, si può evocare quando è stato contestato il 416 bis, ricorrendo esattamente l’avvenimento della “forza di intimidazione del vincolo associativo e della condizione di assoggettamento e di omertà che ne deriva per commettere delitti”, altri il semplice 416 finalizzato alla truffa ed all’ illecito percepimento di finanziamenti pubblici tramite falsità cartacee non è e non può essere un reato di prepotenza mafiosa e la DDA c’entra come il cavolo merenda insieme a tutti quelli e quelle, di larga fantasia, che spacciano intrugli con la suggestione politica di specularne vantaggi elettorali influenzando a proprio favore le mentalità più fragili ed impressionabili.
altrimenti
Ma ignorano o si sono scordati dell’avvelenamento dell’ambiente e dei suoi cittadini a Sulmona !!!!
La politica dovrebbe senza alcun tentennamento agire per fermare questo scempio e evitare tanti morti di cancro.
Se volete potete pure dire che c’è la mafia coinvolta, cosi magari faranno i famosi controlli rigorosi !!!!
Interrogate interrogate !!!!!