NANNARONE: “ORA IL SINDACO PROVI A RICUCIRE LO STRAPPO”
Lungo faccia a faccia ieri sera tra il sindaco di Sulmona, Gianfranco Di Piero, e la consigliera comunale, Teresa Nannarone, che ha ribadito come “questa crisi politica può essere risolta solo e soltanto attraverso la composizione di una maggioranza solida nei numeri, efficace, credibile e trasparente nell’azione amministrativa”. E’ quanto ha detto la Nannarone, che, passata recentemente all’opposizione, si dice disposta a ricucire lo strappo con il sindaco Di Piero, a determinate condizioni. “Ho fatto delle richieste molto precise riguardanti i temi da affrontare, ma si devono riconoscere le responsabilità”, prosegue l’ex presidente del Pd che aggiunge: “E’ necessario ammettere che sono stati commessi tanti errori e, alla luce di questo, non ci si interroga mai sul perché bisogna andare avanti in questo modo, ma si mette sempre davanti lo spauracchio del commissariamento. Questo vuol dire ribaltare la logica che denota un fallimento evidente. Se il tema principale è quello di non far venire il commissario, vuol dire che si stanno alimentando paure perché in questi due anni è mancata la politica, in quanto ci sono state persone che non hanno saputo esercitare i propri ruoli, oltre a non essere stati capaci di tenere unita la coalizione”. Un passo importante per ricucire lo strappo potrebbe riguardare l’affidamento della refezione scolastica dopo il precedente appalto, dichiarato non aggiudicabile, per la partecipazione al bando della società di cui è amministratore unico il socio del capogruppo del Pd, Mimmo Di Benedetto. Mentre sul possibile ingresso in maggioranza del rappresentante dei civici, Gianluca Petrella, “non credo che il sindaco si possa accontentare di un ingresso proveniente dall’opposizione”, continua, “se lo dovesse fare, significa che non è più la persona che avevo conosciuto”. Le parti si sono lasciate con il sindaco che dovrà fare le opportune valutazioni, insieme a quel che resta della maggioranza, sulle richieste avanzate dalla consigliera Nannarone.
La politica moderna, in quanto non funzionante e inciucciata, non potrà mai risolvere I problemi di Sulmona, ma dovrà continuare ad arrancare e sperare che qualche anima intraprendente e onestà prenda in mano questa situazione imbarazzante.
Solo menzionando il Cogesa farebbe inorridire e fuggire gli amministratori e politici graziati da una magistratura altrettanto imbarazzante.
Buon giorno ,Consigliera Teresa Nannarone.
Sono una “cococciara “ibrida, nata a L’Aquila( per colpa di una cicogna un po’ strana…) e vissuta a Sulmona.
Lei invece è nata a Bugnara,mio padre è nato lì: una famiglia di ferrovieri, anche lui ferroviere..
Ieri è stata la festa dei nonni, mia nipote non ha né il nonno paterno né quello materno.” i nonni custodiscono il cuore dei nipoti”Vero, io sono la dimostrazione di questa frase.
Auguro a tutti i nonni, anche se con qualche ora di ritardo di godere questa dolce opportunità ,senza avere nel cuore risentimenti, delusioni, ansia; è un dono quello di arrivare ad essere “custodi del cuore dei nipoti.”
A Lei, donna forte e bell’esempio di donna politico, le ricordo il calore , unico e irripetibile che solo i suoi nonni le hanno dato: doveva essere la loro principessa, per aver acquisito la sicurezza che mostra.
Non l’ho mai votata: la mia professione mi impediva ,secondo me, di schierarmi…è facile plagiare delle giovani menti.
Buon lavoro, Consigliere Teresa Nannarone.
Il cognome PETRELLA deriva dal nome Pietro, dal latino Petrum (“pietra”).
Il che significa “forte” e per natura umana “coraggioso”.
Vedi Gianluca, sei stato candidato in una delle liste di un’ampia coalizione, nata non in contrapposizione alle liste di appoggio alle altre candidature a sindaco bensì all’interno di una visione alternativa, civica ed originale, guidata dal candidato A.G.
Questa evidenza è più che sufficiente per farti riflettere che scegliendo di essere ruota di scorta di ciò che resta di una sterile, implosa maggioranza, non solo ti assoggeteresti ad una demagogica strumentalizzazione ma verresti tacciato d’indiscussa incoerenza, anzitutto dai tuoi elettori.
In quanto il programma elettorale presentato dall’attuale governo cittadino è ben diverso da quello per il quale hai chiesto voti come candidato consigliere e, dunque, poco credibile che tu abbia interesse o ti senta obbligato – per il bene comune – a porre soluzione ad un problema che nasce e vive in “casa d’altri”.
Non macchiare la veste candida che hai indossato al tempo delle elezioni con il marchio dell’inciucio.
Lascia paletta e ramazza nelle mani delle sirene che ti chiamano, evitando di pentirtene scoprendo le vere ragioni degli incantatori.
Dopotutto, il cognome PETRELLA significa “forte, coraggioso”….