COMMISSIONE SALTATE, LA MAGGIORANZA ACCUSA: OPPOSIZIONE IRRESPONSABILE
I gruppi consiliari di maggioranza accusano l’opposizione di irresponsabilità dopo la decisione di far mancare il numero legale, ieri, in commissione per l’approvazione dei debiti fuori bilancio e del finanziamento Arap per l’illuminazione pubblica al nucleo industriale.
Ecco la nota a firma dei gruppi Movimento 5 Stelle, Intesa per Sulmona, Pd, Sbic e Sulmona Libera e Forte:
“Il senso di responsabilità tanto annunciato dai gruppi di opposizione in consiglio comunale non può certo valere a fasi alterne, soprattutto quando gli organi deliberano sono chiamati a pronunciarsi su temi di rilevante interesse, che investono la vita dei cittadini , che si rivelano di utilità collettiva e non sono riconducibili agli interessi di singole forze politiche.In occasione della seduta delle commissioni congiunte di ieri, dopo aver votato responsabilmente il provvedimento a favore del liceo classico (forse anche per pudore, visto che lo storico stabile di piazza XX Settembre è chiuso da oltre 14 anni, sicuramente non per responsabilità di questa coalizione), i consiglieri di opposizione hanno abbandonato la riunione impedendo l’approvazione di due importanti provvedimenti: i debiti fuori bilancio e la convenzione con l’Arap per l’illuminazione nel nucleo idustriale.Un’opposizione cieca e distruttiva, che non dimostra interesse per le esigenze dei cittadini ma guarda solo alle proprie tattiche politiche, magari già pensando alla campagna elettorale per le imminenti elezioni regionali. Le opposizioni di Fdi, Forza Italia e civici, nell’intento di fare emergere la mancanza dei numeri della maggioranza, hanno danneggiato i cittadini non permettendo l’approvazione dei debiti fuori bilancio e la convenzione con Arap. Per la cronaca, i debiti fuori bilancio, determinati da sentenze dell’autorità giudiziaria e non generati dall’attività di questa amministrazione, andranno lo stesso all’incasso dei creditori con un presumibile aggravio di cose a danno delle casse comunali e, quindi, di tutti i cittadini. Stessa identica cosa per la convenzione con Arap: 250mila euro di opere infrastrutturali nel nucleo industriale della città, per altro in una congiuntura economica di estrema gravità, che si è preferito non approvare per un semplice, pretestuoso e stucchevole gioco delle parti. Come recita un vecchio adagio: “non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire”.