LA QUARTA ALTERNATIVA

di Teresa Nannarone – Tra le tante cose che ho ascoltato oggi durante la conferenza stampa del Sindaco: – sulla mancata costituzione di parte civile al Cogesa: “si può costituire solo il Ministero”, non è vero, si possono costituire cittadini, associazioni e Comuni, basta fare un giro su google chiunque può verificare; – sul lavoro: “ho chiesto che Sulmona venga inserita nell’automotive” Sulmona faceva già parte dell’automotive quando si costruì il famoso protocollo d’intesa per la Valle Peligna. E comunque non c’entra nulla con il rilancio della vertenza chiesta anche dai sindacati, ma mi rendo conto che il discorso è complesso; – sul contrasto sulle infiltrazioni: “ci pensano le forze dell’ordine”, quindi le parole di Falcone, Borsellino, Impastato, Di Matteo, Gratteri sulla necessità che tutti, ma proprio tutti i componenti la società facciano da argine alle mafie, sono parole inutili, come il protocollo da me proposto e approvato ma rimasto nel cassetto (quasi tutte le regioni e le province italiane hanno questo strumento, noi eravamo il primo comune) ; – sulla mensa: “le gare le fanno gli uffici”, certo ma il Sindaco deve vigilare (art. 50 TUEL), tant’è che ho vigilato io e c’era violazione di legge e hanno dovuto rifare daccapo; – sempre sulla mensa: “non ci sono state pressioni”, e chi l’ha mai detto? Ma il Sindaco ben sa che politicamente è inopportuno quanto accaduto, gravemente inopportuno. Perché diversamente ogni consigliere che ha un socio che ha una società partecipa a un bando, ogni consigliere che ha un figlio una moglie un marito se si fa un concorso partecipa, giusto no? Insomma se fanno tutto gli uffici, le forze dell’ordine, i ministeri, ma un Sindaco, una giunta, un consiglio che ci stanno a fare? Concludo: il Sindaco ha detto intendo “acquisire maggioranze alternative”. Ora le alternative per una maggioranza alternativa sono due anzi tre: Fratelli d’Italia oppure i civici. Quindi gli avversari “ideologici”, o coloro che abbiamo sconfitto al ballottaggio. O presi un po’ da una parte e un po’ dall’altra. Se è vero che la politica è l’arte del possibile, e poiché qualcosa la politica occorre pure che la faccia (non ci sono scusanti per questo), capisco il tentativo di giocarsi tutto, però il trasformismo no. Perché di questo si tratterebbe. Se invece davvero si ha a cuore la città, e non la/le poltrone, c’è una quarta alternativa: un’agenda politica da condividere con tutto il consiglio, magari discussa anche con i cittadini, su dieci cose o anche più da fare subito, entro quali tempi, e con chi. Certo presentandosi il Sindaco a mani nude, perché finora certe armi, o armigeri, hanno funzionato ad “offendere” e non a “difendere” la coalizione. E chissà che andando facendo non si possa costruire quella classe dirigente libera da vecchi arnesi, concentrata sui temi e sui problemi. Insomma mettere in campo quella necessaria generosità che spezzi gli egoismi, gli intrallazzi, le nebbie e porti finalmente la Città a respirare futuro.

6 thoughts on “LA QUARTA ALTERNATIVA

  • cioè esci dalla porta e rientri dalla finestra … oddio

  • È stato tutto detto come al solito!!!!!
    Ma c’è qualcuno che ascolta ?

  • Tutti a casa senza se senza ma e senza compromessi. Si torni a dare la parola ai cittadini.

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  • Se vi sarà o meno un’alternativa variegata e un possibile futuro lo si vedrà in Consiglio Comunale. Uscire dalla porta per rientrare dalla finestra peggiorerebbe ulteriormente la credibilità personale e come è stato da 2 anni a questa parte le scaramucce continuerebbero.
    È forse un atto di ripensamento? Troppo tardi. Si mostri tutto il coraggio politico.
    Ormai o la va o la spacca e palla al centro.

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  • Un programma depositato ma serve una nuova agenda sottoscritta all’unanimità.

    • Resto sempre del parere che se non cambia la capoccia del cucucciaro sarà sempre tutto inutile.

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