CRISI IN COMUNE, CATERINA DI RIENZO UFFICIALIZZA IL SUO PASSAGGIO IN MINORANZA
“Resto perplessa di fronte alle dichiarazioni del sindaco che afferma di non conoscere la mia posizione in questa crisi politico amministrativa”. Lo afferma la consigliera comunale Caterina Di Rienzo replicando al sindaco e annunciando ufficialmente il suo passaggio tra i banchi della minoranza, diventata con lei maggioranza. “Ricordo a lui e ai colleghi consiglieri che da mesi non sono stata più convocata nelle riunioni di maggioranza, definita quinta colonna dal PD, e lui stesso per ben due volte in consiglio comunale ha affermato di essersi pentito di aver permesso la mia candidatura a consigliere comunale. Personalmente questo mi ha molto ferito, non è un mistero la nostra decennale amicizia e persino la recente vacanza di gennaio con le rispettive famiglie. D’altronde non sono mai stata presa in considerazione neanche quando ho posto il problema dell’organico della Farmacia Comunale. A distanza di mesi nulla è accaduto e del famigerato concorso per l’assunzione di un farmacista non se ne vede neanche l’ombra. A tutt’oggi sono rimasta seduta negli scranni della maggioranza rispettando il mandato consegnatomi dagli elettori nella speranza di un cambiamento. L’odierna conferenza stampa mi è parsa fumosa, lontana da quelle criticità che la città vive quotidianamente. Mi vedo quindi costretta a determinarmi formalizzando il mio passaggio in opposizione per chiarire il mio disaccordo nei confronti della linea politica portata avanti dal sindaco.
… ormai il percorso è segnato… un grazie alle due consigliere coraggiose… così non si può continuare.
Sulmona e la Valle Peligna scontano una drammatica crisi occupazionale e di spopolamento, partita da molto lontano in verità, bisogna riordinare le idee e ripartire affidandosi a persone competenti e determinate a lavorare all’attuazione di un programma di pochi punti nell’interesse esclusivo del territorio e dei cittadini.
Lasciando da parte le appartenenze politiche almeno per un quinquennio… un decennio sarebbe auspicabile.
I tre rappresentanti che alle urne hanno preso la maggior parte dei voti, hanno tranquillamente buttato al cesso tale consenso… Tutti e tre all’opposizione…. Boh e chi vi capisce, potevate farvi votare direttamente all’opposizione così magari ora avevamo un altro governo… Responsabilità di fronte ai cittadini pari a zero.
Il Pd rompe il confine: “E’ ora di un esecutivo di salute pubblica”
6 GIUGNO 2017 (ilgerme)
“Patto di solidarietà”, “esecutivo di salute pubblica”, “un programma possibile e a termine condiviso”: a(d un) due ann(o)i esatt(o)i dal voto è il consigliere (A. Di Rienzo) Nannarone a rompere il confine tra maggioranza e opposizione, ad indicare la soluzione anche politica dell’ambiguità del suo Pd, mezzo fuori e mezzo dentro l’amministrazione (Casini) Do Piero.
bene,volutamente si dimentica il volere del popolo,in Democrazia i voti si contano,(non si pesano) gli elettori hanno delegato chi? In Democrazia “pesano” quelli con il numero maggiore di preferenze,dunque il” mandato popolare” e’ della maggioranza, le consultazioni devono essere/andavano fatte con loro,i piu’ votati,non e’ diffcile,in tutte le Democrazie contano i voti,punto,poi le azioni si pesano non si contano,di Guccia, per l’assetto azionario,normalmente i piu’ votati stabiliscono i compiti da assegnare ,in politica,ed anche negli assetti societari/finanziari,le chiacchiere non portano da nessuna parte,per i risultati ci vogliono i fatti,quindi e’ ora di smetterla di “fare il pesce in barile”,e basta,o no?