CRISI COMUNE SULMONA, DI PIERO: “DOBBIAMO ANDARE A CASA? DECIDE IL CONSIGLIO”

Il sindaco di Sulmona, Gianfranco Di Piero, non si dimette ma porterà in consiglio comunale la crisi. “Sono a servizio delle istituzioni e non mi devo servire delle istituzioni”, ha detto questa mattina in una conferenza stampa,  all’indomani del passaggio in opposizione della consigliera Teresa Nannarone, che ha sancito lo scioglimento della coalizione Liberamente Sulmona. “La crisi sul piano numerico è certificata”, ha aggiunto, “è mio compito, tramite un mandato esplorativo, verificare se esistono le condizioni per evitare l’ennesimo commissariamento alla città. Se il consiglio ritiene che questa amministrazione debba andare a casa lo dica apertamente nella sede istituzionale”. Le consultazioni con i gruppi consiliari saranno avviate sin da subito ed entro i primi di ottobre si andrà in consiglio comunale, ma il sindaco ha fatto sapere che non azzererà la giunta. “Farlo significherebbe suicidarsi politicamente”, ha precisato Di Piero. Lavoro, trasparenza e da ultimo, il caso mense, con il bando annullato dopo la candidatura unica del socio di studio del segretario cittadino del Pd, i temi di scontro. A pesare anche la mancata costituzione di parte civile, da parte del Comune, nel processo per inquinamento ambientale nei confronti del Cogesa. “Ho sempre operato nella trasparenza e nella correttezza amministrativa”, ha concluso.

4 thoughts on “CRISI COMUNE SULMONA, DI PIERO: “DOBBIAMO ANDARE A CASA? DECIDE IL CONSIGLIO”

  • bene,volutamente si dimentica il volere del popolo,in Democrazia i voti si contano,(non si pesano) gli elettori hanno delegato chi? In Democrazia “pesano” quelli con il numero maggiore di preferenze,dunque il” mandato popolare” e’ della maggioranza, le consultazioni devono essere/andavano fatte con loro,i piu’ votati,non e’ diffcile,in tutte le Democrazie contano i voti,punto,poi le azioni si pesano non si contano,di Guccia, per l’assetto azionario,normalmente i piu’ votati stabiliscono i compiti da assegnare ,in politica,ed anche negli assetti societari/finanziari,le chiacchiere non portano da nessuna parte,per i risultati ci vogliono i fatti,quindi e’ ora di smetterla di “fare il pesce in barile”,e basta,o no?

  • È così che penso ad Ovidio.
    Che concepì uno dei più grandi poemi della letteratura universale: Le metamorfosi. 
    La metamorfosi dei protagonisti in un continuo avvicendarsi di vicende e sensazioni che portano al caos.
    Così la biennale vicenda delle metamorfosi della legislatura GDP.

  • Così è stato per La civita, per Di Masci, per Centofanti, per Ranalli, ora vale soprattutto per te.
    AL VOTO, AL VOTO,
    IN UNA NUOVA E POSSIBILE STAGIONE FATTA DI ALLEANZE TERRITORIALI, DI NUOVE ENERGIE COMPETITIVE E DI MIRATO COINVOLGIMENTO DELLE FORZE ENDOGENE DEL TERRITORIO D’ABRUZZO, UNIVERSITARIE, IMPRENDITORIALI E PROFESSIONALI PER RISOLVERE CON STRATEGIE EFFICACI PROBLEMI LOCALI E D’AREA SOLO APPARENTEMENTE COMPLESSI.
    AAA: CERCASI SINDACO IDONEO PER MUOVERE VERSO.

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  • Mossa istituzionale e politica come da manuale.

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