GLI SCANNESI DICONO NO AL TRASFERIMENTO DEL PARROCO DON GIUSEPPE

di Giuseppe Solarino – Per i fedeli di Scanno la recente notizia del trasferimento del parroco, Don Giuseppe Mazola Aynapa, è stato come un fulmine a ciel sereno. La decisione del vescovo, Michele Fusco, di trasferire il parroco di Scanno alla guida della cattedrale di San Panfilo a Sulmona sta suscitando proteste tra i fedeli. Don Giuseppe è giunto a Scanno nel 2020, proveniente dalle parrocchie di Santo Stefano di Sessanio, Castel del Monte e Calascio, per affiancare l’allora parroco, Don Carmelo Rotolo. Nel 2021 è diventato parroco di Scanno e Frattura. Solitamente quella dei trasferimenti dei parroci è una prassi consolidata che avviene, secondo una direttiva della Cei (Conferenza episcopale italiana) ogni 9 anni, il tempo necessario per consentire ai sacerdoti di impostare un piano pastorale. In questo caso detta direttiva non è stata rispettata anche se, in caso di necessità, un sacerdote può essere trasferito anche prima o dopo. I parrocchiani, pertanto, hanno deciso di mobilitarsi affinché Don Giuseppe rimanga ancora nel comune montano. Tra le iniziative messe in campo figurano una lettera aperta ed una raccolta di firme ad opera del Gruppo Oratorio di Scanno, delle Ex Allieve dell’Asilo Buon Pastore e di numerosi parrocchiani. “Dopo poco tempo il vescovo ha deciso di cambiare il nostro parroco – si legge nella lettera scritta dai fedeli – . Un parroco impiega tempo e forze per conoscere e conquistare la fiducia della propria comunità. Un parroco è colui che instaura rapporti sociali, è una guida spirituale! Don Giuseppe in solo due anni è diventato un punto di riferimento per molti di noi! Adesso era arrivato il momento per lui di raccogliere i frutti del suo operato e per noi il momento di lavorare insieme”. La raccolta di firme “per chiedere al vescovo che Don Giuseppe possa continuare a essere la nostra guida”, si sta effettuando presso l’edicola Gavita e da Francesca Pizzacalla. Nell’arco di soli due giorni sono già state raccolte ben 300 firme destinate ad aumentare. I parrocchiani, insieme al primo cittadino di Scanno, Giovanni Mastrogiovanni, hanno chiesto un udienza al vescovo ed in quell’occasione gli consegneranno le firme raccolte.