ABUSO D’UFFICIO A RIVISONDOLI, 12 INDAGATI: ACCUSE CONFERMATE

La Procura della Repubblica di Sulmona ha notificato la chiusura delle indagini preliminari al sindaco, all’intero Consiglio comunale di Rivisondoli e al responsabile dell’area tecnica, finiti sotto inchiesta per presunto abuso d’ufficio legato all’alienazione di un terreno sul territorio comunale. Dall’ultimo piano del Palazzo di Giustizia hanno confermato l’impianto probatorio a carico dei dodici indagati, già raggiunti lo scorso febbraio da un avviso di garanzia. Tutti erano stati interrogati, a norma di legge, lo scorso febbraio nella caserma dei Carabinieri. L’inchiesta, scaturita verosimilmente da un esposto, fa riferimento all’istanza depositata il 3 febbraio 2021 da un cittadino di Pettorano sul Gizio. L’uomo aveva bussato alle porte del comune di Rivisondoli per l’alienazione di porzioni di terreno comunale, per la superficie di circa 125 metri quadri totali. Il gruppo di minoranza, nella seduta del Consiglio comunale del 17 febbraio 2022, si era opposto alla richiesta poiché l’alienazione avrebbe comportato la interclusione di proprietà di altri soggetti. Alla fine la maggioranza andò sotto con i numeri. Cinque voti a favore della delibera e sei contro. Richiesta di alienazione respinta, nonostante il parere di regolarità espresso dal responsabile dell’area tecnica. Gli atti sono finiti sul tavolo della Procura che ha aperto un fascicolo, ipotizzando l’abuso d’ufficio per l’intero consiglio e per il responsabile dell’area tecnica, con grande sorpresa da parte degli indagati che hanno respinto ogni addebito davanti ai loro legali e ai Carabinieri. Con la chiusura delle indagini si conferma la costruzione dell’accusa in attesa delle richieste del Pm al Gip per l’archiviazione o al Gup per il rinvio a giudizio. Intanto domani sindaco, vice e avvocato dell’ente compariranno davanti al giudice per la prima udienza preliminare sull’inchiesta relativa alla tentata estorsione.