TELEFONINI IN CARCERE, ARRIVANO CINQUE CONDANNE

Arrivano le prime condanne sul caso dei telefonini scoperti all’interno del carcere di Sulmona. Il giudice monocratico del tribunale di piazza Capograssi, Concetta Buccini ha infatti comminato un totale di cinque anni, quattro mesi e ventiquattro giorni di reclusione a cinque detenuti. I cinque erano stati sorpresi in possesso di un telefonino mentre si trovavano dietro le sbarre con cui riuscivano a comunicare con l’esterno. In due hanno scelto il rito abbreviato e sono stati condannati a un anno e due mesi mentre altri tre hanno optato per il patteggiamento con un anno e due mesi, un anno e un mese e, il terzo, dieci mesi di reclusione. L’inchiesta risale allo scorso anno quando, nell’ambito dell’inchiesta avviata dalla procura, furono disposte una serie di perquisizioni tra i detenuti che portarono al ritrovamento e al successivo sequestro di una ventina di microcellulari che erano finiti nelle mani dei reclusi alcuni dei quali con l’aiuto di droni manovrati dall’esterno. L’inchiesta si è poi allargata con l’arresto di un poliziotto penitenziario, Massimo De Santis, originario di Campobasso ma da anni sposate e residente a Sulmona, accusato di aver introdotto tre micro cellulari nella struttura carceraria, destinati verosimilmente ai detenuti. L’uomo, sottoposto all’obbligo di firma, dovrà comparire il prossimo 5 ottobre davanti al giudice monocratico.