CINQUANTACINQUE ANNI DI ATTIVITA’ PER MARIO IL BARBIERE
Cinquantacinque anni di attività non sono pochi per un artigiano del “taglio” come Mario Petrella, barbiere storico che ha raggiunto il traguardo con tanta esperienza e moltissimi amici-clienti, una ventina circa, che nei giorni scorsi si sono presentati nel “Salone da Mario” all’inizio di via Gramsci a Sulmona per una festa improvvisata. “Voglio brindare insieme a voi, clienti e non, perché ho sempre stimato e amato tutti”. Sono le parole di Mario Petrella, originario di Pratola Peligna ma sulmonese di adozione, che ha cominciato a lavorare nel locale, ora di sua proprietà, dal lontano 1968, quando era ubicato in corso Ovidio.
“Ho iniziato come apprendista con il mio maestro, Dante Di Marcantonio, purtroppo morto alcuni anni fa”, ricorda Petrella con un filo di commozione, “già da quando avevo 12 anni, nella stagione estiva ho avuto le prime esperienze nel taglio dei capelli a Pratola”, prosegue, “un giorno, durante una partita di calcio tra Pratola e Sulmona a Torre dè Passeri, mio padre si incontrò con Dante il quale gli disse se volevo andare a lavorare da lui. Ci andai a 14 anni. A Sulmona mi recavo prima con il treno, poi con il motorino e, una volta compiuti 18 anni, con la macchina. Quando divenni maggiorenne, Dante mi volle assumere come operaio facendomi avere la qualifica. All’inizio stavo in società con lui, mentre nel ’94 ho rilevato l’attività, mettendomi in proprio”. Mario Petrella, ormai conosciuto come “Mario il barbiere”, ha tagliato i capelli ad intere generazioni di sulmonesi e non.
“Ho iniziato a lavorare con le macchinette a mano, la strappa affila rasoi e la famosa brillantina, tutti attrezzi che custodisco in un piccolo museo all’interno del mio locale”, aggiunge, “ricordo ad esempio la particolarità delle barbe e come si facevano i capelli a punta di forbice. Ora invece si lavora con le nuove tecnologie, macchinette elettriche e gel”. Mario Petrella da sette anni si è trasferito da corso Ovidio in via Gramsci, dove ha conservato tutta la clientela, ormai affezionata a lui. “Cinquantacinque anni non sono molti, quindi penso di farne altri 15-20 insieme a voi”, conclude.