LETTERA APERTA SULLA VICENDA COGESA

di Franco Iezzi – Mi ha colpito la frase finale della lettera che il Presidente Guerra ha scritto dopo il miserevole attacco di cui é stato oggetto, di nuovo, la società che presiede.
La frase é:” I soci si interroghino sulle  ragioni” !
Per cercare di capire il messaggio che contiene, ho raccolto qualche informazione:
1- I debiti dei Comuni soci, per il mancato pagamento dei loro rifiuti, conferiti all’impianto della loro società , ammontano ad una cifra enorme, poco meno di 5 milioni di euro. Cioè questi soci portano i loro rifiuti al Cogesa è non pagano ( una assurdità incredibile) e sono quindi a carico di coloro che pagano ( comuni ed altri).
2- tra questi anche alcuni Comuni che a seguito della vicenda che riguarda il conferimento di incarichi a professionisti, si sono indignati e hanno richiesto la immediata convocazione degli organi statutari.
3- altra madornalità l’ho scoperta a proposito dei compensi corrisposti agli amministratori:
a)- al presidente vengono erogati circa 400/500 euro netti al mese;
b)- ai due componenti il cda circa 250/300 euro netti  al mese ( uno dei consiglieri attualmente non percepisce alcun compenso).

In definitiva quindi il Cogesa è soffocato da debiti pari a circa 13 Mln e vanta 5 Mln di euro di crediti derivanti dal mancato pagamento di alcuni Comuni soci .
Per salvare la loro società, sopratutto le centinaia di dipendenti ( nonché  il posteriore dei soci stessi) il cda ha assunto la coraggiosa determinazione di fare ricorso ad una procedura concorsuale di legge denominata “Accordo di ristrutturazione dei debiti” che prevede la presentazione al Tribunale di Sulmona di un credibile piano di risanamento che, se omologato dal Tribunale stesso, consentirà di salvare e rilanciare il Cogesa.
La redazione del suddetto piano é di particolare difficoltà e delicatezza in quanto costituisce la base per la omologazione del Tribunale.
Non poteva quindi che essere affidato a professionisti noti per la loro competenza ed esperienza specifica in materia di procedure come questa.
Una tradizionale gara pubblica avrebbe richiesto tempi lunghi e possibili intoppi ( va freddamente tenuto in debito conto che l’attuale situazione dell’Ente é particolarmente delicata in quanto esposta a possibili azioni da parte di qualche creditore).
Due prime considerazioni.
La prima:
– va rivolto un ringraziamento profondo ai componenti del cda che si sono trovati a gestire una pesante situazione determinata dalle gestioni precedenti e da assurdi e irresponsabili comportamenti dei debitori. Avrebbero potuto lasciare piuttosto che occuparsi e preoccuparsi di un importante bene della comunità a fronte di compensi al limite dell’offesa, del tempo sottratto alle loro attività e alle loro famiglie e del rischio, sempre incombente, di azioni giudiziarie.
Ad essi va data la massima solidarietà e riconoscenza per l’impegno con il quale portano avanti il loro lavoro a favore della nostra comunità. Impegno che malauguratamente è reso più complesso dagli attacchi pretestuosi che ha sempre rivolto loro il giornale “il germe” mai preoccupato di dare un apporto costruttivo.

  • N.B spero che si astengano dai commenti i qualunquisti che pensano che ha costoro non glielo ha ordinato il medico o che se lo fanno hanno la loro convenienza.

Tanto per citarne le ultime, nei giorni scorsi una testata on line di Sulmona aveva aperto l’articolo del “concordato preventivo “ con una fase funerea : “ l’inizio, formale, della fine”( si può comprendere che questo sarebbe un auspicio ma, diamine ! ).
Poi l’annuncio, con tono scandalistico, della scelta del cda di  affidare consulenze per 400.000 euro (  “in un giorno” sic!)  lasciando intendere la gravità e la inopportunità di quella scelta e senza minimamente spiegare a cosa fosse finalizzata.
Nell’articolo si dice che il Cogesa dovrà presentare un piano che garantisca tutti,  si tace però che le consulenze da 400mila euro di cui sopra hanno esattamente questo compito e che quindi il polverone che è stato sollevato e solo malevole.
Si dicono poi altre cose, anche queste, frutto di ignoranza grassa in materia.
Si sorvola sulla pesante responsabilità dei Comuni debitori ( alcuni di questi godono della simpatia del giornale)che é la vera causa della crisi aziendale, liquidando il tutto con la infelice battuta “zitto e paga..”
Bisognerebbe spiegare loro che questi attacchi travolgono la serenità delle persone colpite e delle loro famiglie e che i loro allarmismi infondati generano potenziali reazioni da parte dei creditori con conseguenze nefaste ( ritengo che a tempo debito questo aspetto debba essere valutato a fondo).
Spero che qualcuno abbia avvisato i Comuni debitori che la prima azione che sarà messa in atto riguarderà la riscossione dei crediti.
Questa azione merita il massimo dell’attenzione da parte delle Istituzioni e della Politica perché le conseguenze possono essere gravose sopratutto per i piccoli Comuni.

PS
Avevo completato questa lettera quando ho avuto modo di leggere un articolo sul tema, su un quotidiano nazionale
Esso contiene affermazioni errate, false e fuorvianti che possono ingenerare decisioni nocive che pregiudicherebbero l’attuale fase di rilancio della società (già in passato alcune dichiarazioni incaute hanno prodotto reazioni negative da parte del sistema bancario).
In particolare:
* il titolo dell’articolo “ Concordato preventivo per il Cogesa” è del tutto infondato e quindi falso, così come é falso lo stesso l’annuncio fatto in una emittente televisiva.
Il  Tribunale  (dec 18.8.23  RG 17/2023) non ha decretato nessun Concordato Preventivo, ha semplicemente accolto la richiesta del Cda di far ricorso alla procedura concorsuale di legge denominata “Accordo di ristrutturazione dei debiti”;
* la stessa affermazione falsa viene ripetuta nel contesto dell’articolo :” …il Cogesa … é ora formalmente in concordato preventivo”
* successivamente si afferma falsamente e con malcelata soddisfazione che “ la società non potrà più toccare un euro in cassa” e che i pagamenti sono sottoposti “ alla supervisione e l’autorizzazione del commissario e del tribunale”. É una imprudente panzana! Il cda resta in carica con pieni poteri ( con esclusione solo degli atti di straordinaria amministrazione).
* Al commissario ha solo l’obbligo di informare il Tribunale su ogni atto in frode del debitore o su ogni condotta idonea a pregiudicare una soluzione negoziata della crisi.
In genere i toni usati in questo articolo sono meno grezzi di quelli usati su un giornale locale on line . Ma l’ignoranza resta, insieme alla perfidia, stranamente non c’è più scandalo per le consulenze di 400 mila euro in un giorno ( sic!) perché ha scoperto che queste servono a pagare quelli che lui chiama con dotto inglesismo “advisor” (ma intanto il danno é fatto).
Resta purtroppo il rischio che tutte queste improvvide affermazioni, creando una condizione di turbativa, possano produrre decisioni pericolose per la società e per l’intera comunità.

3 thoughts on “LETTERA APERTA SULLA VICENDA COGESA

  • bene,caro amico ti scrivo..sara’ tre volte natale e festa tutto il giorno…sotto la luce del sole i bilanci economici,da positivi a negativi-fallimentari in brevissimo tempo,le leggi ordinano:amministrare come un buon padre di famiglia,non e’ difficile, basta il buon senso nel rigore di spesa,serieta’,validita’,utilita’,efficienza,controllo,correzioni,
    riforme,risanamento-riequilibrio entrate/uscite,rendimento,ecc,manca la volonta’
    di amministrare,molto probabilmente scarse le capacita’,perizia,abilita’,pratica,
    competenza-conoscenza nel gestire-governare,soprattutto l’ assenza di distinzioni per raggiunti risultati,ecco le consulenze ed ora il ricorso alla scorciatoia: laversene le mani, pur ricevendo compensi (per i rimborsi spese?)…oltretutto per la ristrutturazione-stato di crisi, esistono agenzie nazionali super specializzate con consulenze gratuite,tutte le informazioni chiare e trasparenti sono in rete,basta consultarle,cosi come quelle sull’economia circolare (raccolta differenziata) :chi, cosa come, dove, quando, perchè ,e’ tutto nero su bianco,”The European Green Deal”
    addirittura suggerimenti,consigli,ecc, sul come far nascere e gestire un’azienda di raccolta,finanziamenti inclusi,dunque nulla da inventare,basta solo seguire le linee guida,sbagliare e’ impossibile,almeno che volutamente …le attuali disposizioni puniscono le negligenze ,anche la Corte dei Conti ha scritto una lettera,le Autorita’ di controllo finalmente hanno acceso un faro,la realta’ e’ di bilanci negativi-fallimentari, risapute anche le ragioni,tutti fanno finta di niente,ma la C.d.C. non fa sconti,un grazie e’ d’obbligo,e basta,o no?

  • N.B.
    Si spera solo “ … che ha costoro…” sia un refuso del correttore automatico del device utilizzato per scrivere la lettera aperta…

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