M5S, A SULMONA RACCOLTA FIRME A SOSTEGNO DEL SALARIO MINIMO

Approda anche a Sulmona la campagna del Movimento 5 Stelle per la proposta di legge condivisa da quasi tutti i partiti di opposizione al governo. Domani, sabato 26 agosto, in piazza del Carmine, dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19.30, sarà possibile sottoscrivere la petizione popolare per il salario minimo. “Il salario minimo legale è una misura di dignità per la quale il Movimento 5 Stelle si batte da dieci anni”. E’ quanto viene sottolineato in una nota il Movimento 5 Stelle di Sulmona. “Nei mesi scorsi siamo riusciti a convincere anche le altre forze di opposizione della sua necessità e urgenza, e insieme a loro abbiamo presentato una proposta di legge alla Camera a prima firma del presidente Giuseppe Conte”, proseguono i pentastellati, “la maggioranza, apertamente contraria al salario minimo, ha bloccato la discussione della proposta di legge in Parlamento e ultimamente la presidente del consiglio Meloni ha convocato il M5S e le altre forze di opposizione a Palazzo Chigi. Un confronto assolutamente inconcludente, che si è chiuso senza fare alcun passo avanti. Meloni ci ha informati dell’intenzione di coinvolgere il Cnel di Brunetta, che peraltro in passato si è pubblicamente espresso contro questo provvedimento. A conti fatti, dunque, un modo per buttare la palla in tribuna. Ecco perché abbiamo deciso di lanciare una raccolta firme a sostegno della nostra proposta, che a differenza delle fake news raccontate da alcuni esponenti di governo, se approvata rafforzerebbe la contrattazione collettiva e, secondo l’Istat, farebbe aumentare di 804 euro in media le retribuzioni di 3,6 milioni di lavoratrici e lavoratori”. Il Movimento 5 Stelle di Sulmona, infine, elenca i due capisaldi della proposta: riconoscere al lavoratore di ogni settore economico un trattamento economico complessivo (che include anche il trattamento economico minimo) non inferiore a quello previsto dai contratti collettivi stipulati dalle organizzazioni sindacali e datoriali comparativamente più rappresentative a livello nazionale in vigore nel settore in cui opera l’azienda; introdurre una soglia minima inderogabile di 9 euro all’ora, significa che se in un contratto collettivo il minimo tabellare è fissato a 11 euro lordi l’ora, questo resterà tale, laddove invece un contratto preveda una paga oraria di 6 o 7 euro, essa sarà alzata a 9 euro.

“Il salario minimo legale esiste già in 22 Paesi europei su 27, dove ha contribuito a far aumentare gli stipendi di chi veniva pagato di meno. La nostra Costituzione, all’art. 36, parla chiaro: Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un’esistenza libera e dignitosa”, conclude la nota del Movimento 5 Stelle.