DI MOSTRA IN MOSTRA
di Massimo di Paolo – L’estate sta finendo, e dopo i doveri vacanzieri si fa una certa fatica a riprendere ritmi, spazi e stati d’animo dei giorni consueti. Il rientro è una prova di iniziazione che si ripete ogni anno: per i più fortunati. Abbandoni e riaperture, sogni e tradizione, libertà e consuetudini, leggerezze e mancanza d’aria.
“Libri & Visioni” vuole dare un suggerimento a chi può disporre di un ultimo viaggio, di una ultima opportunità, di una normalizzazione prima della ripresa.
Due mostre di grande livello per appassionati di arte moderna e fotografia.
Prima sosta a Firenze: Palazzo Strozzi, 30 opere dell’artista Yan-Pei Ming curata da Arturo Galansino e aperta fino al 3 settembre.
Nasce a Shanghai nel 1960 assorbe e respira i fatti, la cultura, le velleità e i soprusi della rivoluzione culturale. Paradossalmente Mao Zedong diventa il suo primo modello pittorico, rielaborato continuamente, in una sorta di laboratorio permanente tra rievocazione e compulsività. Proprio la rielaborazione dei modelli rappresentati gli permetteranno l’ascesa tra i più significativi e quotati pittori di avanguardia.
Infanzia difficile, famiglia sofferente, respinto per l’accesso alla Scuola di arti applicate di Shanghai migra prima a Parigi e poi a Digione, dove studia, sperimenta e frequenta l’École Nationale Supérieure des Beaux Arts. Lo tratteggiano come “pittore d’assalto” per la forza, la struttura e l’impatto che caratterizzano le sue opere. Grandi tele sulla Storia e sui personaggi storici, circuiti artistici tra cultura occidentale e orientale.
Arte come provocazione, con percezioni dirompenti su rappresentazioni di fatti di cronaca deflagranti. Personaggi storici che rivivono, testimoniano e debordano dai margini di pitture dalle grandi dimensioni. Yan-Pei Ming prende la Storia e la rimodella come fosse plastilina calda, ridando vita alla tragedia che la Storia documenta come condizione dell’umanità.
Frecciarossa: Bologna . Il suo cuore batte rock: Museo internazionale e biblioteca della musica fino al 30 settembre. Uno spazio appena inaugurato per quel genere nuovo, ma ormai affermato in tutto il mondo, della fotografia musicale.
Mark Allan presenta, con 48 suoi scatti, personaggi, momenti,tempi ed eventi artistici. Fotografo di tendenza con unaprofessione sviluppata accanto ai maggiori interpreti e protagonisti della recente evoluzione musicale del Rock’n Roll. Dagli anni Ottanta al Duemila tutte le star fuori dai canoni tradizionali della ritrattistica fotografica.
Un bel vedere e un bel partecipare la proposta-occasione bolognese, un calarsi in uno spazio dedicato alla musica e ai suoi miti. David Bowie, Freddie Mercury, Madonna, Paul McCartney, Bruce Springsteen, Tina Turner, The Who, Amy Winehouse. It’s not Only Rock’n Roll !