MICK JAGGER: THE ROLLING STONES STORY

di Massimo di Paolo – È nato il 26 luglio 1943 a Dartford nel Kent a pochi chilometri da Londra. Padre insegnante e madre parrucchiera, attivista politica di origini australiane. Conobbe alle scuole elementari Keith Richards che rivide anni dopo a Londra, entrambi presi dalla musica. Con lui fece nascere i Rolling Stones.

L’ascesa nell’olimpo del rock fu facilitata certamente dall’intuito musicale di Keith, chitarrista virtuoso e creativo, insieme alla presenza di Mick, alla sua voce straordinariamente particolare, alla sensualità e alla motricità esplosiva e instancabile espressa sui palchi di ogni parte del mondo.

Al Marquee Club di Londra la prima apparizione del gruppo con Brian Jones, Bill Wyman e Charlie Wattas. Era il 12 luglio del 1962. Un rock forte e destrutturante, con radici nella musica nera che fece da matrice a tutta la forza dei Rolling Stones. 

Molta droga, molto sesso e rock’n roll: oltre a sudore, palestra e duro allenamento. Sembrano questi i segreti degli splendidi 80 anni di Mick Jagger che al San Siro Show, della scorsa estate, ha fatto rattristare molti giovanissimi con un’ora di performance tutta gambe e polmoni. Diventato simbolo della controcultura, ricercato, immortalato e accettato dall’establishment con l’onorificenza di “sir” nel 2002. Ha caratterizzato ogni pezzo e ogni brano a partire da “Satisfaction” con trasgressione, forza, rottura ma anche con tanta sostanza musicale.

Otto figli, due mogli e una passione per top model e similari: insieme a qualche problemino di giustizia per possesso di droga.

“Libri & Visioni” vuole suggerire ai suoi lettori due approfondimenti: 

In italiano per l’edizioni Rizzoli, Rolling Stones 50,  una lettura autobiografica per il mezzo secolo di carriera.

La linguaccia: il brand realizzato da Jhon Pasche per 50 sterline, diventerà una forza commerciale e di identificazione straordinaria.

Una raccolta di ottanta fotografie in bianco e nero dal titolo:  Rossing Stones-50×20, edizioni Feltrinelli.  Una storia commentata che celebra la Rock Band con gli scatti dei più noti fotografi del settore.

Con i suoi ancora freschi 80 anni, compleanno festeggiato il 26 di luglio, Mick Jagger ricorda a tutti che il rock è nato e veicola, ancora oggi, il mito dell’eterna giovinezza e per questo forse, lui e la band, non intendono fermarsi.  “Il rock è cresciuto e invecchiato sulla faccia e sulla bocca di Mick. La mancanza la sentiremo dopo”.

3 thoughts on “MICK JAGGER: THE ROLLING STONES STORY

  • Bella la proposta è la rubrica
    Leggerò con più continuità
    Complimenti

  • Interessante la storia di questo gruppo.

  • come disse Antonio sul corpo esanime di Giulio cesare” c’è ne sarai mai un’altro!!!!”

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